Milano, nella giornata di ieri c’è stata un’altra manifestazione in sostegno di Alfredo Cospito. Anche se a livello di presenze c’è da registrare un vero e proprio “flop”
Gli anarchici scendono in piazza. Nuovamente. Per dare il loro sostegno ad Alfredo Cospito. Ovvero l’anarchico che si trova nel carcere ‘Opera‘ del capoluogo lombardo. Anche se, in questo momento, si trova ricoverato all’ospedale ‘San Paolo‘ dopo che le sue condizioni, negli ultimi giorni, sono peggiorate. Nella giornata di ieri si sono riuniti per manifestare la loro disapprovazione per le decisioni che sono state prese nei confronti del loro compagno. Nella giornata di ieri pomeriggio si sono radunati sotto il Comune di Milano. Anche se la loro manifestazione è stata un vero e proprio flop a livello numerico. Secondo alcune fonti locali pare che c’erano solamente 20 persone.
Davanti a ‘Palazzo Marino‘ i pochi manifestanti hanno chiesto la liberazione immediata da parte dell’anarchico. Appello al primo cittadino Beppe Sala di non firmare il TSO. Nel caso in cui lo stesso Cospito dovesse continuare a rifiutare integratori e sali minerali. Durante il presidio sono apparsi anche alcuni striscioni. Sempre con il riferimento al 41 bis. “Contro il 41 bis. Per un mondo senza galera. Libertà per tutte e tutti” e “Il 41bis è tortura! Rifiutiamo trattative e accanimenti terapeutici. Fuori Alfredo dal 41bis“. Non sono mancati neanche i cori: “Libertà per Alfredo e per tutti e tutte“.
Fonti locali fanno sapere che erano molto di più le forze dell’ordine. Nei pressi del Comune del capoluogo lombardo c’erano ben 70 agenti. Poco distante, però, nei pressi del teatro ‘Scala’ si sono radunati antagonisti ed anarchici. Anche in questo caso è apparso un altro striscione: “Il 41bis è tortura. Rifiutiamo trattative è accanimento terapeutico. Fuori Alfredo dal 41bis“. Non è finita qui visto che sono arrivate anche le parole da parte del legale di Cospito, ovvero Flavio Rossi Albertini.
Queste sono le parole dell’avvocato: “Alfredo è in uno stato di prostrazione molto accentuata. Non voglio essere una Cassandra, ma non vedo per niente bene la sua salute. Sono preoccupato per quello che potrà essere la sua evoluzione. La stessa richiesta del procuratore generale non è affatto una vittoria, perché sollecita una decisione con rinvio. Non avverrà alcun miglioramento per Alfredo e nemmeno per la sua battaglia contro il 41bis“.