Omicidio Saman Abbas, ennesimo colpo di scena in questa terribile vicenda. Adesso è il padre che, attraverso il suo avvocato, punta il dito contro il fidanzato. Quest’ultimo sarebbe stato accusato di averla uccisa quella notte
A riportare il tutto ci ha pensato, nella serata di ieri, il noto programma su Rete 4 “Quarto Grado“. Si parlava dell’omicidio di Saman Abbas, ovvero la ragazza di 19 anni che è stata uccisa la notte del 30 aprile e 1 maggio a Novellara (Reggio Emilia), a pochi passi dalla casa dove abitava. Ad ucciderla sarebbe stato il padre, Shabar Abbas, ed alcuni membri della famiglia come zio e cugini (in carcere e nel registro degli indagati). L’unica ad essere latitante è la moglie: della madre di Saman ancora nessuna traccia.
Anche se, proprio nelle ultime ore, arrivano dei veri e propri colpi di scena. A rivelarli sarebbe stato l’avvocato del padre della ragazza uccisa. Lo stesso che punta il dito contro il fidanzato della giovane, Saqib Ayub. Ricordiamo che quest’ultimo vive sotto sorveglianza per paura che possa succedergli qualcosa. Stesso discorso vale anche per il fratello minore della vittima che, all’epoca dei fatti, aveva 16 anni.
Attraverso il suo legale l’uomo annuncia di non essere lui il colpevole di questo omicidio. Puntando il dito contro il fidanzato. Queste sono le parole rilasciate dall’avvocato: “Per noi i colpevoli sono o il fidanzato o qualcuno nella comunità italiana“. Queste sono le parole che arrivano direttamente dal servizio mandato in onda, dal programma, nella serata di ieri. L’avvocato riporta le parole del suo assistito. Non è finita qui visto che il legale, ci ha tenuto a far sapere, che la famiglia di questo omicidio non c’entra assolutamente niente.
La ragazza sarebbe stata prima rapita e di conseguenza uccisa. Non solo: a quanto pare sarebbe stata proprio Saman a chiedere alla famiglia di andare in Pakistan, con tanto di promessa di raggiungerli quanto prima. Incredulità nelle parole dello stesso avvocato che conclude dicendo: “È stato incolpato Danish, per esempio, ma, al momento, né noi né voi possiamo dire cosa sia successo realmente. Si punta il dito senza avere prove“.