Grandi novità sono quelle che stanno per arrivare per lo smart working: ecco che cosa cambierà da questo Febbraio 2023.
Nel decreto Milleproroghe voluto dal Governo Meloni e approvato al Senato e in attesa di avere il via libera anche dalla Camera, sono tantissimi gli argomenti trattati, tra questo anche lo smart working e i cambiamenti che arriveranno per una fascia di persona a cominciare proprio da questo Febbraio 2023.
Tanto per cominciare la cosa importante da tenere in mente è che il decreto diventerà legge e entrerà in vigore entro la fine di questo mese e infatti la scadenza finale è fissata per il 27 Febbraio anche se i lavori potrebbero anche finire prima del previsto. Da quel momento in poi tutte le novità previste e inserite nel decreto saranno valide a cominciare dai lavoratori fragili che già da ora possono accedere allo smart working agevolato la cui scadenza è stata spostata dal 31 Marzo al 30 Giugno 2023. Ma entriamo ancora di più nel particolare.
Come detto, il decreto Milleproroghe diventerà ufficialmente legge ed entrerà in vigore entro la fine di Febbraio la scadenza ultima è il 27 febbraio, ma i lavori potrebbero concludersi prima. Da quel momento saranno valide le novità previste. Per quanto riguarda i genitori di figli che hanno meno di 14 anni e che lavorano nel privato, il diritto allo smart working andrà avanti fino al 30 giugno 2023, invece per chi ha figlia con meno di 14 anni ma lavora nel pubblico, resterà tutto come prima e la possibilità di chiedere lo smart working, ma rientrerà nelle normali procedure aziendali e non ci sarà l’obbligo di concederlo.
La cosa importante da tenere a mente è infatti che, potere accedere allo smart working non vuole dire che per forza di deve in modo automatico avere accesso al lavoro da remoto, ma che piuttosto il datore di lavoro è obbligato a dare la possibilità a chi lavora di potere accedere a questo metodo, visto che la legge lo prevede.
Per essere ancora più chiari, cosi come riporta Fanpage: “La proroga prevista dal decreto Milleproroghe per il diritto allo smart working, nel settore pubblico, riguarda solo i lavoratori “fragili, ovvero quelli con forme gravi di disabilità, immunodepressi e pazienti oncologici (è disponibile un elenco completo delle categorie comprese in questa definizione, che sono state decise dal ministero della Salute). Questi avevano già il diritto al lavoro agile, ma sarebbe scaduto il 31 marzo, mentre invece adesso la scadenza è stata spostata al 30 giugno 2023″.