Ucraina, il gruppo Wagner annuncia grandi successi nelle ultime ore. Dagli Stati Uniti d’America, però, fanno sapere che nel corso del cammino i russi hanno perso moltissimi uomini
Stiamo per avvicinarci (purtroppo) sempre di più al primo (triste) anniversario di questo conflitto in Ucraina. Nel frattempo continuano ad arrivare importanti novità da parte del gruppo Wagner. Lo stesso che, nella giornata di ieri, ha annunciato di aver preso il pieno controllo di Paraskovivka (nel nord del Bakhmut). Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il fondatore del gruppo, Yevgeny Prigozhin. A confermarlo anche l’agenzia di stampa russa ‘Interfax‘. Per il momento, in merito a questa vicenda, non arrivano conferme indipendenti dallo stato maggiore ucraino.
Per i blogger militari russi, questa loro mossa, è un nodo strategico delle linee di difesa ucraine. Nel caso in cui dovessero essere catturati i villaggi vicini come Verkhivka, Berkhivka e Yahidne, le truppe ucraine non potrebbero più essere rifornite da nord. Lo stesso fondatore del gruppo, però, ha puntato il dito contro il ministero della Difesa russo. Annunciando che l’avanzata è sì riuscita, ma con un “blocco nella consegna delle munizioni”. Ci sono stati inevitabili combattimenti sanguinosi.
Ucraina, gruppo Wagner avanza ma gli USA annunciano: “Hanno perso uomini”
Nel frattempo, però, le azioni del gruppo Wagner vengono seguite costantemente anche dagli Stati Uniti d’America. Tanto è vero che, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, pare che i soldati russi che hanno perso la vita sono davvero molti. Più di 30mila i combattenti che sono stati uccisi dalle truppe ucraine. La maggior parte di loro sarebbero detenuti (90%). Nelle ultime ore è arrivato un comunicato da parte del presidente Vladimir Putin.
Il numero uno russo avrebbe concesso il perdono ai reduci del fronte (con un decreto ad personam), ex detenuti reclutati appunto come mercenari della Wagner. La conferma arriva direttamente da un database della polizia: almeno due ex detenuti (uno per omicidio ed uno per rapina) sarebbero stati oggetto della clemenza del Presidente lo scorso sei luglio. Nel frattempo si continua a combattere in questo 360mo giorno di conflitto dove non sono mancati bombardamenti ed attacchi nelle regione di Kharkiv e di Donetsk. Sirene che suonano in quasi tutta l’Ucraina per un possibile attacco da parte degli invasori russi.