La bolla finanziaria sui titoli ChatGPT è esplosa da qualche settimana, e sta partorendo guadagni vertiginosi per chi ha deciso di credere nel futuro dell’intelligenza artificiale
In pochi giorni, meno di una settimana, ChatGPT, l’applicazione di Intelligenza Artificiale Generativa sviluppata da OpenAI, ha raggiunto la soglia psicologica di un milione di utenti: Instagram aveva impiegato 74 giorni, Facebook 10 mesi, Airbnb 2 anni e mezzo. Numeri che spiegano bene la follia collettiva che ha rapito il mondo per il lancio di quella che, potrebbe diventare, un’incredibile rivoluzione.
Alla domanda “Cosa è ChatGPT?” la stessa intelligenza artificiale ci risponde che si tratta “di un linguaggio addestrato su un vasto corpus di testo per generare altro testo in modo autonomo e rispondere alle domande degli utenti, utilizzando una tecnologia di apprendimento automatico chiamata Transformer che gli consente di capire il contesto del testo e generare risposte appropriate”.
Il fenomeno è esploso in pochissimo tempo, è bastato infatti il primo annuncio di OpenAi del lancio del software di intelligenza artificiale sul web,per scatenare la curiosità immaginando chissà quale robot rispondere a quesiti o a risolvere problematiche al posto dell’uomo. Ovviamente, non siamo ancora al film di fantascienza, ma l’IA oramai è realtà e ha anche scatenato la fantasia di chi ha immaginato soltanto guadagni vertiginosi investendo sulla nuova tecnologia. ChatGPT è una chat testuale in grado di conversare e interagire con gli utenti, imparando ed evolvendosi giorno dopo giorno attraverso le conversazioni, in pratica impara da se stessa e più viene chiamata in causa più impara.
Ovvio che l’impiego di questa tecnologia può risultare importante se non fondamentale in molteplici campi. Il software infatti è in grado di generare testo a partire da una domanda, una parola, una stringa vuota. E riesce a farlo perché ha visto tutto ciò che è stato scritto in passato, scandaglia la rete, capisce in che modo le parole si susseguono. Quindi non necessariamente capisce il contesto, ma sa che determinate parole si susseguono in un determinato modo e, parola per parola, è in grado di generare delle frasi, come facciamo noi.
Il successo di ChatGPt lanciata da OpenIA ha fatto immediatamente scattare la risposta di altri colossi tra le Big Tech e infatti è arrivata quella di Google con Bard. La principale differenza tra la proposta di OpenAI e Google sta nel fatto che quest’ultima non si affida a un database di informazioni definito, ma pesca le sue risorse direttamente dal Web, in maniera tale da fornire risposte costantemente aggiornate e in linea con le ultime notizie presenti. Ne usciranno sicuramente altri di software in grado di generare risposte e coadiuvare così l’uomo per un mercato che potrebbe avere risvolti inimmaginabili. E i mercati finanziari, infatti, hanno immediatamente fiutato il sangue e si sono gettati sulla preda creando una bolla finanziaria in pochissimo tempo che da più parti è vista quasi come una speculazione. Ci sono tutte le altre grandi aziende, leader mondiali nel computing con intelligenza artificiale, pronte a gettarsi nel futuro, fino a quando, a domanda precisa, l’intelligenza artificiale riuscirà a dare sempre la risposta giusta.