Ecco+perch%C3%A9+Google+si+chiama+Google%3A+la+vera+storia+del+motore+di+ricerca+pi%C3%B9+famoso
notiziecom
/2023/02/19/ecco-perche-google-si-chiama-google-la-vera-storia-del-motore-di-ricerca-piu-famoso/amp/
Sport

Ecco perché Google si chiama Google: la vera storia del motore di ricerca più famoso

Published by
Mauro Simoncelli

La genesi davvero curiosa e particolare, diventata quasi una leggenda, del nome del motore di ricerca più conosciuto e utilizzato al mondo dagli internauti

Forse nemmeno i due storici fondatori Larry Page e Sergey Brin, in quel lontano 1997, nella piccola sede a Mountain View, potevano lontanamente sognare quello che sarebbe accaduto. Stavano brevettando e lanciando sul mercato il motore di ricerca più diffuso e popolare al mondo su internet.

Google il motore di ricerca più utilizzato al mondo – Notizie.com

Google non è affatto un nome di fantasia, ma le sue origini approdano nella disciplina della matematica. Infatti, per essere ancora più precisi, il termine deriva dalla parola Googol che indica un numero ben preciso, ovvero 10^100. Questa cifra si legge come dieci alla cento, ovvero un 1 seguito da ben cento zeri.

Google è oramai un marchio di riconoscimento

Internet oramai è diffuso in tutto il mondo, ha stravolto le nostre vite entrando in qualsiasi attività che durante una giornata possiamo fare. E per utilizzarlo al meglio, nove persone su dieci utilizzano Google come motore di ricerca, tanto da entrare nel lessico comune. “Ora controllo su Google” è infatti entrato nel nostro intercalare quotidiano, appena sorge un dubbio su qualcosa. Larry Page e Sergey Brin sono i due inventori e quindi fondatori di quella che oggi, a distanza di  26 anni da quel lontano 1997, è diventata un’azienda che macina 1000 miliardi di dollari come capitalizzazione azionaria. Con 70 uffici in 50 paesi nel mondo e più di 150mila dipendenti.

L’inizio della fortuna del motore di ricerca fu dovuta anche al nome molto particolare, orecchiabile e perfettamente riconoscibile tra altri nomi e Google, per quanto possa sembrare strano, non è affatto un nome di fantasia. Il termine fu ideato e divulgato dal matematico statunitense Edward Kasner nel 1938 nel suo libro “Matematica e immaginazione” per mostrare la differenza tra un numero enorme e l’infinito. Il nome Googol gli era stato suggerito dal nipote Milton Sirotta che aveva solo nove anni. Page e Brin decisero di chiamare il motore di ricerca proprio “Googol”, ideale per simboleggiare l’immensità del web e la grande quantità di informazioni disponibili in rete. Per di più il termine ricorda parole inglesi quali “googgles”, che significa binocolo, e il verbo “to goggle”, ovvero stralunare gli occhi, che simboleggia la possibilità di esplorare il mondo da un semplice monitor.

L’idea geniale di associare un doodle al marchio – Notizie.com

Un alone di leggende dietro un nome così fortunato

Ci sono poi altre leggende metropolitane sul nome Google. La prima racconta che il nome sia derivato dal personaggio di un fumetto statunitense del 1919 creato da Billy De Beck, ovvero Barney Google, oppure quella che narra di quando i due fondatori andarono a effettuare la registrazione, un impiegato distratto scrisse “Google” al posto di “Googol” e questo rimase come dominio registrato. Google nasce dal genio dei due fondatori che avviarono un progetto di ricerca denominato BackRub. L’obiettivo era costruire un motore di ricerca che fornisse le pagine con il maggior numero di collegamenti ad altre pagine web.

Venne Registrato il dominio “google.com”, fondando poi il 4 settembre 1998 la società Google LLC. Il resto è storia, la storia di una società che oramai ha monopolizzato tutto ciò che “gira” su internet, grazie anche all’acquisizione di società come YouTube, Gmail, Play Store, Google Maps e molti altri. L’ultimo colpo di genio per la diffusione del motore di ricerca è stato l’adozione di un doodle per il logo. In pratica il logo dell’azienda di Mountain View può variare ed essere anche dinamico a ogni festa, ricorrenza o evento particolare. Una variante che risulta essere così apprezzata dagli internauti che oramai è stato creato un gruppo di lavoro che pensa sempre nuove varianti del doodle.

Published by
Mauro Simoncelli