La Lazio, la Juventus e il Milan hanno subito i torti più evidenti, ma il trend è lo stesso da inizio stagione. Tanti i casi che vanno a danneggiare le squadre italiane in Europa. Il rosso mancato a Romero, quello molto dubbio sventolato a Patric e poi il rigore non dato alla Juventus, parte di una serie di svarioni dei direttori di gara europei.
Non gira bene alle italiane in Europa. Almeno con gli arbitraggi dei direttori di gara scelti dall’Uefa. In questo turno d’andata di Champions League, ma soprattutto d’Europa League e Conference se ne sono viste diverse a scapito delle squadre nostrane, ma il trend – a parte qualche eccezione – va avanti da inizio stagione.
La più penalizzata è probabilmente la Lazio di Maurizio Sarri. Nella gara contro il Cluj di Dan Petrescu, intorno al quarto d’ora, l’arbitro inglese Craig Pawson ha estratto il cartellino rosso diretto per Patric per un fallo evidente su Krasniqi. Fallo netto e giallo inevitabile, ma il rosso diretto pare francamente eccessivo: primo perché il giocatore kosovaro s’era allungato moltissimo il pallone e l’aveva spostato verso l’esterno e non in direzione della porta di Maximiano. Secondo perché c’era Felipe Anderson pronto a rimontare l’avversario.
La scelta di Pawson non è stata comunque corretta dal Var. Lazio sfortunata anche a inizio stagione, quando la squadra di Sarri giocava ancora in Europa League. Nella gara interna contro lo Sturm Graz (finita 2-2) al 45’ viene espulso Lazzari per una presunta manata a un avversario. Molto presunta anche rivedendo le immagini. La Lazio venne rimontata e pagò uscendo dal girone quei due punti persi.
Italiane bersagliate in Europa: quanti errori arbitrali!
Sfortunato anche il Milan contro il Tottenham: Spurs che si salvano dal giocare in dieci uomini buona parte di gara. Il fallo di Romero su Tonali è da rosso diretto, ma per arbitro e Var basta il giallo. Scelta francamente incomprensibile quella del direttore di gara e della sala di controllo. C’erano tutti gli elementi per il rosso. Mentre molti dubbi rimangono ripensando al rosso sventolato a Tomori nella gara interna contro il Chelsea. Il caso più eclatante della giornata, però, è forse quello di Torino. In Juventus-Nantes, nei minuti di recupero, i bianconeri chiedono un calcio di rigore per fallo di mano di Centonze su colpo di testa di Bremer.
L’arbitro Pinerinho viene richiamato dal Var e procede all’on field review, ma invece di assegnare il penalty che sarebbe netto, visto che il braccio del giocatore francese è altissimo, decide per un fallo in attacco di Bremer. Eppure al Var non si giudica mai l’intensità di una spinta che va appunto valutata in campo. Non convince nemmeno la direzione dell’olandese Higler in Salisburgo-Roma, c’è più d’un dubbio sul contatto Abraham-Pavlovic: rigore non evidente, ma che poteva anche starci. Mourinho s’è lamentato parecchio.