Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. “Uomo e galantuomo” dal 21 febbraio al 5 marzo 2023.
Torna in scena Uomo e galantuomo, il primo testo in tre atti di Eduardo De Filippo, scritto nel 1922. Meccanismo comico straordinario, narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di “Mala Nova” di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. A complicare le cose ci si mettono gli inevitabili intrecci amorosi che si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera. Il tutto in un crescendo comico che non manca di far pensare…
A riportare aula scena questo classico del teatro partenopeo è Geppy Gleijeses (che qui è Gennaro De Sia), allievo di Eduardo, dal quale ricevette personalmente il permesso a rappresentare le sue opere. Per lui è la settima interpretazione degli scritti del maestro. L’ultima, quella di Domenico Soriano in “Filumena Marturano” con la regia di Liliana Cavani, gli ha consentito di conquistare numerosi premi, tra cui quello come Migliore Attore Europeo, conferitogli dall’Accademia Europea Medicea nel 2018. In scena anche il figlio di Geppy, Lorenzo Gleijeses, allievo prediletto di Eugenio Barba, che ha già interpretato con grande successo Luigi Strada in “Ditegli sempre di sì”, sempre con la regia paterna. Tra gli interpreti anche Ernesto Mahieux, David di Donatello per “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone, che qui è il Conte Tolentano. Al loro fianco altri otto valentissimi professionisti. Alla regia Armando Pugliese, tra i più significativi professionisti italiani del settore, che ha diretto più volte opere di Eduardo, soprattutto successi storici che hanno visto protagonista Luca De Filippo. Nel testo, si ritrovano quindi tutti i temi cari a Eduardo: la lotta tra miseria e ricchezza, il finto perbenismo della borghesia e la critica al teatro sciatto e cialtronesco. A essere protagonista è proprio il Teatro: attraverso il classico espediente della commedia degli equivoci, si sussegue una serie di episodi irresistibilmente divertenti.