Non ci va leggero il Ministro dello Sport nei confronti del club bianconero: “E’ necessario rispettare le sentenze e l’indipendenza dei giudici”
Juve e plusvalenze, argomento che tiene sempre banco. Se poi a parlare è il Ministro dello sport Andrea Abodi, allora la questione diventa sempre più calda. E quando esprime la sua opinione il ministro non parla mai a caso. Sempre con toni eleganti e senza polemica, ma fermi e perentori. “Bisogna tener conto di una parola che spesso viene trascurata, ovvero rispetto: rispetto delle sentenze, della valutazioni che andranno fatte, rispetto dell’indipendenza dei giudici, rispetto di chi paga tutto e magari non compra un calciatore e quindi magari vede i suoi obiettivi di campionato pregiudicati per una scelta sana“.
Parole che hanno fatto immediatamente il giro della rete e degli ambienti calcistici, anche perché a pronunciarle è il Ministro dello Sport che sull’argomento non è che ha spiegato e parlato tanto, solo quando doveva e voleva lanciare messaggi. Ma sono frasi che fanno riflettere anche perché si è fatto un gran parlare di chi gestisce il calcio in un certo modo e poco per chi invece non è stato mai invischiato in situazioni del genere. E su questo aspetto Abodi ci teneva a specificare e a precisare che non tutto il calcio funziona male.
E’ un momento particolare perché a breve la Juventus depositerà il ricorso al Collegio di garanzia presso il Coni per cercare di ripiegare e sistemare la sentenza della Corte federale d’Appello che un mese fa esatto ha sanzionato il club bianconero con 15 punti di penalizzazione. Uno scossone in classifica che ancora fa rumore. E tutto questo con l’attesa della chiusura indagini della Figc sulla manovra legata agli stipoendi.
“Come ministro dello Sport attendo e aspetto. Qui al di là di una o due società c’è un sistema che si deve interrogare su come perseguire il fair play, ma anche la competizione corretta che comprende i principi ed i lavori per cui siamo un sistema con delle autonomie. Il calcio gode di alcune autonomie per cui risponde ad alcuni principi anche di lealtà sportiva e di correttezza che probabilmente in passato sono stati trascurati. Io vorrei che tornasse la supremazia di questi valori. Ci sarà un punto di svolta ed al di là di quella che sarà la decisione da domani mi auguro che si cambi registro”, ha spiegato Andrea Abodi durante la visita al cantiere del Viola Park a Bagno a Ripoli a Firenze, un impianto sui Commisso ha investito parecchio.