Pesca illegale di ricci al mare, maxi blitz da parte della Guardia di Finanza: scattano le immediate denunce
Un vero e proprio maxi blitz da parte della Guardia di Finanza che si è verificato in questi giorni. A quanto pare, da un bel po’ di tempo, c’era una pesca illegale di ricci. Tutto normale, se non fosse per il fatto che era illegale. Ci troviamo a Roma, precisamente a Civitavecchia, dove i militari sono dovuti intervenire pochi giorni fa. Esattamente nel giorno di San Valentino. Ad avere la peggio sono stati due pescatori che sono stati immediatamente fermati e colti con le mani nel sacco. Anzi, in questo caso, bisogna dire con i “ricci nel sacco”. Tanto è vero che si parla di quasi 4mila esemplari di echinodermi che sono stati posti subito sotto sequestro.
A quanto pare i due pescatori si sarebbero immersi nelle acque del litorale di Civitavecchia. Con l’obiettivo di poter mettere a segno un bel bottino. Si erano attrezzati anche alla grande con apparecchi ausiliari di respirazione. Il tutto in maniera illegale visto che è in atto una normativa che parla fin troppo chiaro: ovvero il divieto assoluto di pesca sia dal punto di vista professionale che sportiva. La finanza non ha voluto sentire nessun tipo di scusa. Ed è per questo motivo che ha inflitto loro una multa a dir poco pesante: stiamo parlando di 6mila euro. Non è finita affatto qui.
Non solamente la pesante ammenda, ma anche il sequestro di tutta l’attrezzatura subacquea. Una volta aver sequestrato i ricci, gli stessi sono stati rimessi proprio in mare dove erano stati presi. Pochi minuti più tardi, però, altri cinque pescatori sono stati sanzionati dagli stessi finanzieri. Questi ultimi, infatti sapevano del loro arrivo e li hanno attesi sulla riva.
Oramai erano stati colti in fragrante visto che avevano pescato quasi 10mila ricci di mare. Ovviamente, anche per questi ultimi, stessa sorte dei loro “colleghi”: ovvero rilasciati in mare. Per i pescatori, invece, multa inevitabile (totale 30mila euro) e sequestro dei loro apparecchi per la pesca.