Sempre più disperate le condizioni del russo, leggenda del pattinaggio. Le parole della dottoressa confermano la gravità delle sue condizioni cliniche.
Vita appesa a un filo, la situazione di Roman Kostomarov è sempre più drammatica. Non solo le amputazioni a cui è stato già sottoposto, ora le sue condizioni di salute stanno degenerando a causa dei problemi riscontrati a più organi. Russo, classe 1977, una leggenda del pattinaggio, titoli su titoli vinti in carriera in coppia con Tatiana Navka. Tra questi 2 medaglie d’oro ai Mondiali, 3 agli Europei e sopratutto quella vinta nel 2006 alle Olimpiadi disputate a Torino.
Tutta la vita dedicata al ghiaccio, ha continuato a pattinare anche dopo la chiusura della sua carriera sportiva per partecipare ad alcuni spettacoli prestigiosi. Uno dei migliori interpreti in assoluto del suo sport. Ora lotta tra la vita e la morte a causa di una gravissima polmonite. Roman, in occasione di uno dei suoi show, aveva sottovalutato le proprie condizioni di salute proseguendo a pattinare a temperature bassissime. Tutto ciò ha comportato un drastico peggioramento: è arrivato al ricovero d’urgenza a Kommunarka con la febbre altissima e da lì è iniziato il dramma. La polmonite bilaterale, la perdita di conoscenza, l’infezione che ha causato danni gravissimi e si è diffusa in tutto il corpo. I medici a quel punto hanno deciso per il coma artificiale e collegato l’ex atleta a un macchinario per la ventilazione e per l’ossigenazione extracorporea a membrana.
La dottoressa alla stampa russa: “Rischia anche un edema cerebrale”
Kostomarov, dopo più di 3 settimane di coma, ha sviluppato problemi di circolazione sanguigna, necrosi e sepsi, con la cancrena di alcune parti del corpo. Per salvarlo gli sono stati amputati i piedi e anche alcune dita delle mani. Il suo incubo però non è finito qui. Il pattinatore è stato alimentato attraverso un tubicino e c’è stato il cedimento dei polmoni: quello destro non riesce più a funzionare in modo indipendente, il sinistro invece ha sviluppato una fibrosi con l’accumulo di liquido. Che adesso, purtroppo, si sta verificando anche in altre parti del corpo per colpa della ridotta funzionalità dei reni. La dottoressa Anna Korobkina, nefrologa presso l’Israeli Hadassah Medical Center di Mosca, ha parlato alla stampa russa per spiegare la situazione: “È iniziato il processo di disintegrazione di tutti gli organi“, le sue parole più che preoccupanti. “Considerando la gravità della situazione, è molto probabile che ci sia un’insufficienza generale di più organi, inclusa quella renale. L’edema nei reni era il risultato di molti gravi disturbi nel corpo, poi c’è sempre il rischio di edema cerebrale”. Il pattinatore si sta gonfiando e i medici, viste le condizioni delicate, al momento non possono eseguire nessun altro intervento chirurgico.