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Superbonus, Marattin (Italia Viva) a Notizie.com: “Modificare il decreto, il Governo ci ascolti”

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Luigia Luciani

Il decreto legge andava fatto. Ora il governo deve garantire che il problema delle aziende a rischio liquidità, per i crediti incagliati, venga risolto“, non ha dubbi l’onorevole Luigi Marattin, per il Terzo Polo, sul tema Superbonus. La sua intervista a Notizie.com

A pochi giorni dalla stretta sui bonus edilizi il Governo deve arrivare ad  una soluzione: trovare 24-25 miliardi di liquidità per evitare il fallimento di 25.000 imprese, il blocco definitivo di 90.000 cantieri e la perdita di 130.000 posti di lavoro.

Superbonus, onorevole Marattin a Notizie.com. Foto, Ansa

In questa direzione nel pomeriggio una delegazione del governo composta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, con i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin,  incontrerá i rappresentanti delle banche (Abi, Cdp e Sace). A seguire  vertice delle imprese e dei costruttori (Ance, Confindustria, Confedilizia, Confapi e Alleanza delle Cooperative Italiane). Sarà un appuntamento fondamentale, forse il primo di una serie, per provare ad arginare una situazione davvero complessa.

Ma Il governo guarderà anche al parere definitivo di Eurostat che dovrebbe arrivare mercoledì, per sapere quale criterio verrà applicato per il calcolo degli sconti fiscali ai fini dei conti pubblici. “Abbiamo cercato di sanare una situazione che è diventata purtroppo fuori controllo, con esiti che possono essere imprevedibili e molto pesanti… una misura che l’ho detto, lo ripeto, nasceva con intenti condivisibili, ma che è stata scritta così male, è fatta così male, che ha generato una serie enorme di problemi che noi oggi abbiamo ereditato e siamo tenuti a cercare di risolve“. Queste erano state le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivate ieri via social.

Superbonus, on Marattin a Notizie.com “Il decreto va modificato”

Superbonus, Luigi Marattin, Terzo Polo, a Notizie.com. Foto Ansa

Sul fronte delle opposizioni invece: “Il decreto legge andava fatto. Ora il governo deve garantire che il problema delle aziende a rischio liquidità per i crediti incagliati venga risolto”, ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com l’onorevole ed economista Luigi Marattin (Italia Viva ) per il Terzo Polo.

Onorevole Marattin, problema enorme quello legato al Superbonus, sul quale il Governo ha fatto muro con un decreto, ma che voi non sposate in toto. Anzi, volete che vengano apposte delle modifiche…Quali?

“Intanto dico che fosse inevitabile che il Governo intervenisse con un decreto di blocco, ma il vero tema ora è il futuro: cosa accadrà a breve termine e a lungo termine? Sarò pragmatico come lo sono  di solito.  La prima cosa da fare è spostare dal 17 febbraio al 30 marzo la data entro la quale avere Cilas e delibera di condominio per poter accedere alla cessione del credito. È giusto infatti dar modo a chi aveva già programmato i lavori di usufruire del regime che lo Stato gli aveva promesso. Pensiamo alle imprese, pensiamo alle famiglie. Ripeto come fa altrimenti chi ha già ordinato materiali, e appunto,  aveva immaginato  di avviare i lavori a breve?

Ok, questa la soluzione che proponete come Terzo Polo nell’immediato. Secondo intervento da fare?

“Dobbiamo pensare alla massa di crediti passati quelli relativi al 2020/2021. Cosa pensiamo noi del Terzo Polo, Italia Viva ed Azione insieme, per liberare capienza fiscale per le banche? Abbiamo proposto al Governo, di consentire loro, alle banche si intende,  di compensare i crediti attualmente in pancia con gli F24 della clientela. Secondo noi questa è l’unica soluzione per liberare capienza fiscale e consentire al sistema di ripartire. Ovviamente non ci stiamo inventando nulla, perchè questo è un intervento sul  quale concordano anche Ance e Abi, quindi assolutamente da prendere in considerazione…”

Marattin a Notizie.com “Salvare capre e cavoli…”

Luigi Marattin, Terzo Polo, per Notizie.com. Foto Ansa

E lei crede onorevole Marattin, che il Governo possa tenere conto davvero di questa proposta, fino al punto di arrivare ad una modifica del decreto?

“Francamente, visto quello che è accaduto in legge di Bilancio mi sentirei di dirle di no. Nel senso che ci dissero all’epoca, circa le nostre proposte, “vi faremo sapere”,  salvo poi non averci mai richiamato…Ma sa, io sono un’ottimista di natura. Ma il problema non è solo politico, e poi a me mettere bandierine interessa fino ad un certo punto. La vera questione è salvare capra e cavoli. Dove la capra sta nello stop alla cessione illimitata, e i cavoli nel ridurre il danno economico che ne subiranno aziende e famiglie. Ovviamente le colpe  a monte sono sempre le stesse?

Domanda retorica la mia, se penso alle vostre posizioni, ma gliela faccio comunque: qual è la colpa atavica e di chi è?

“L’origine del problema fu la scellerata idea del M5S del maggio 2020 sulla cessione libera e incontrollata. Capisce bene, che quando poi i buoi sono scappati dalla stalla diventa quasi impossibile, trovare un rimedio. Ma ci dobbiamo provare, il decreto andava fatto, come inevitabili devono essere le modifiche. Poi si intesti il Governo il merito, se dovesse prendere le nostre proposte…a noi questo interessa il giusto”.

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Luigia Luciani