Un nuovo terremoto ha colpito la Turchia e la Siria. Purtroppo le notizie che arrivano dai due Paesi non sono affatto delle migliori visto che ci sono altre vittime e persone rimaste ferite
A distanza di due settimane dal violento terremoto che hanno colpito i due Paesi, nelle ultime ore c’è da registrare un nuovo sisma. Due scosse di magnitudo 6.4 e 5.8. Il bilancio anche in questo caso è gravissimo visto che si parla almeno di 6 persone che hanno perso la vita. Più di 300 coloro che sono rimasti feriti. Scosse che sono avvenute nella provincia sudorientale di Hatay, al confine con la Siria. Questo è quello che fa sapere la tv di stato ‘TRT‘. I soccorritori sono al lavoro per cercare di salvare persone che sono rimaste intrappolate sotto le macerie di alcuni edifici che sono crollato. Almeno 18 di loro sono stati trasportati immediatamente in ospedale: le loro condizioni sono gravissime. Questo è quello che fa sapere il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca.
Un incubo senza fine per le popolazioni dei due Paesi che sta ancora facendo la conta delle persone uccise dal terremoto. Un numero impressionante visto che si è superato quota 46mila. L’impressione è che questo dato, purtroppo, sia destinato ancora a crescere. Più di 100mila edifici sono stati distrutti. Secondo quanto riportano alcuni media internazionali ci sarebbero persone rimaste intrappolate sotto le macerie ad Aleppo e Idlib. Successivamente sono partite le evacuazioni anche dagli ospedali. Sono stati secondi di puro terrore. L’ennesimo quello che hanno vissuto quelle persone che hanno già sfidato la morte pochi giorni fa. A quanto pare questo terremoto non è stato avvertito solamente in Turchia ed in Siria, ma anche in altri Paesi come: Cipro, Libano, Iraq, Palestina, Israele fino all’Egitto.
Le due scosse sono state registrate poco dopo le 18 in Italia, alle 20:04 e alle 20:07 ora locale. Il nuovo sisma che ha colpito Hatay arriva dopo la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Quest’ultimo, nella giornata di ieri, è andato nella zona maggiormente colpita. Non solo: a partire da marzo ha annunciato che inizierà la ricostruzione “da zero” delle città colpite dal sisma.
Queste sono state alcune delle sue parole: “Vogliamo spostare il centro delle città che si trovano in pianura verso le zone di montagna“. Nelle ultime ore anche il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, era arrivato in Turchia per portare la solidarietà di Washington. Non solo: promettendo che gli USA continueranno a sostenere Ankara per questa tragedia che ha colpito una nazione intera.