Il deputato di Fdi dopo le esternazioni su Cospito attende l’esito del Giurì d’onore, mentre il Pd spinge per una sanzione
“Sono sereno, ho fiducia nelle istituzioni e rifarei tutto“, così il deputato Fdi Giovanni Donzelli ha risposto alle domande di alcuni cronisti, tra cui Enrico Lucci che poco prima gli aveva chiesto cosa pensasse della crisi tra Fedez e la Ferragni, l’onorevole si è messo a disposizione scherzando, poi però ha preteso serietà davanti all’argomento Cospito e alla sua audizione davanti al Giurì d’onore di Montecitorio.
E’ andata in scena la Seconda riunione per la commissione speciale di Montecitorio che dovrà stabilire se è stata o meno lesa l’onorabilità dei deputati del Pd che lo scorso gennaio si sono recati nel carcere di Sassari per far visita all’anarchico Alfredo Copito, detenuto al 41 bis. Il Giurì d’onore, istituito dal presidente Lorenzo Fontana su richiesta dei dem, è guidato dal vicepresidente della Camera e deputato M5s, Sergio Costa. Ci sono state le audizioni, secretate, per il cosiddetto ‘caso Donzelli‘: la capogruppo Pd Debora Serracchiani, i deputati dem Andrea Orlando e Silvio Lai.
Tutti sono stati ascoltai. Prima i deputati Dem Serracchiani, Orlando e Lai e poi Donzelli nel pomeriggio. Da ricordare che sono state proprio le parole di Donzelli, pronunciate in Aula della Camera, a creare il caos. Il deputato di Fratelli d’Italia aveva rivelato che il detenuto Cospito sotto regime di 41 bis aveva avuto dei colloqui in carcere con altri detenuti in regime speciale di carcere duro appartenenti ad organizzazioni criminali come ‘Ndrangheta e Camorra, colloqui con al centro proprio la battaglia contro il 41 bis (Cospito è in sciopero della fame).
Il problema è stato l’aver rivelato il contenuto di questi colloqui, con il deputato di Fdi che ha messo in relazione la famosa visita dei deputati dem, i tre auditi stamattina, con i colloqui avuti da Cospito. e chiudendo il suo intervento in aula facendo una domanda provocatoria al Pd: “Siete con lo Stato o con i terroristi e la mafia?“. Apriti cielo. Da qui la richiesta del Pd di un Giurì d’onore.