Il brasiliano ex Juve e Barcellona da un mese si trova nel complesso di Brians 2 con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 23 anni. Gli ultimi aggiornamenti della grave vicenda che ha coinvolto il calciatore.
Niente da fare per Dani Alves: rimarrà in carcere. Il giudice Eduardo Navarro ha presieduto la terza sezione del Tribunale di Barcellona che ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali. Il brasiliano è accusato di violenza sessuale, sarà costretto a rimanere nel carcere di Brians 2.
Il motivo? Ci sarebbero delle solide prove contro l’ex calciatore di Barcellona, Juventus e Paris Saint Germain e anche il rischio di una possibile fuga verso il Brasile. I suoi avvocati avevano chiesto la libertà provvisoria, ma l’istanza è stata negata nonostante avessero provato a mettere in discussione la versione dei fatti riportata dalla vittima. Non è servito a nulla neanche la garanzia che il difensore non sarebbe scappato. Le possibilità economiche di Dani Alves potrebbero aver fatto la differenza nella decisione presa dal Tribunale. Ci sono voluti più giorni per decidere, la comunicazione definitiva alle parti è arrivata nella giornata di martedì. Dovrà restare, quindi, nella cella del modulo 13 di Brians 2, dove si trova da ormai un mese. Precedentemente era stato per qualche giorno nel carcere di Brians 1.
La ricostruzione e l’accusa: violenza sessuale ai danni di una ragazza di 23 anni
Il classe 1983 soltanto a novembre e dicembre aveva partecipato ai Mondiali in Qatar con la nazionale brasiliana. Poco dopo è stato accusato da una donna di 23 anni di violenza sessuale, che sarebbe avvenuta nei bagni di una delle discoteche più alla moda di Barcellona lo scorso 30 dicembre. Una serata pagata a caro prezzo viste le successive vicissitudini. Le versioni di Dani Alves sarebbero risultate discordanti, un aspetto che non l’ha di certo aiutato. Il terzino era volato in Messico (gioca con il Pumas) dopo il Capodanno trascorso in Spagna, ma è tornato nella seconda metà di gennaio presentandosi spontaneamente di fronte ai giudici. Per lui però è arrivato l’arresto ed è stato rinchiuso nel complesso carcerario di Brians, situato a circa 40 chilometri da Barcellona. Il Pumas, una volta appresa la notizia, ha deciso di stracciare il suo contratto.