Il manager del Manchester City si è sfogato nella conferenza stampa presenziata alla vigilia dell’andata degli ottavi di Champions League, che giocherà in Germania contro il RB Lipsia. Per lo spagnolo le aspettative nei suoi confronti sono sempre altissime
Il Manchester City di Pep Guardiola ci riprova, alla ricerca di qualcosa che ancora non gli è mai riuscito. A Lipsia riparte la caccia dei Citizens alla Champions League, un trofeo che il tecnico catalano ha vinto solo sulla panchina del Barcellona: “La Champions è un torneo fantastico, che adoro, è un privilegio essere qui. Tante squadre non arrivano a questo punto, non so quanto andremo avanti ma adesso siamo qui e vogliamo qualificarci per i quarti. Ci siamo messi l’abito elegante per provare a mostrare anche in Europa il nostro modo di giocare“.
A proposito della maledizione Champions League, poi, Guardiola si è tolto un sassolino dalla scarpa e si è sfogato: “Se la mia carriera finisse domani, mi sentirei più che felice di quello che ho fatto al Barcellona, al Bayern e qui. Non mi sarei mai potuto aspettare la carriera che ho avuto in così poco tempo. Non solo per le vittorie, ma anche per il modo in cui le mie squadre hanno giocato. Non potrei chiedere di più. Detto questo, faremo del nostro meglio, poi succederà quello che succederà. Alla fine il destino è già scritto e anche per questo cerco di godermela, anche perché ho la sensazione che, nonostante tutto quello che abbiamo fatto e qualsiasi cosa farò in futuro, avrò comunque fallito, non sarà mai abbastanza”.
Il manager dei Citizens poi ha proseguito: “L’idea che se non vinci dei trofei allora è un disastro ti porta a metterti pressione ma non voglio mettermi pressione. Sono fortunato a essere qui. Non ho mai pensato quando sono arrivato al City che avremmo dovuto vincere tutto o di vincere 3-4 Champions League. A meno che tu non sia il Real, le altre squadre non possono farlo. Ci puoi provare, nelle ultime due stagioni ci siamo andati vicini e possiamo riprovarci“.
E il primo ostacolo si chiama RB Lipsia: “Già dal sorteggio sapevo che sarebbe stato un avversario tosto. Conosciamo la loro qualità da anni, la loro filosofia con i giovani, la fisicità, la chiara impronta di gioco. Meritano rispetto, sia il club che quello che hanno fatto. In questa prima partita dobbiamo cercare di controllare le emozioni e fare una buona prestazione, cercando di ottenere un risultato positivo in vista del ritorno“.