Napoli gioisce e attende: dai successi in Serie A alle meraviglie in Champions la città si divide fra chi prepara la festa in maniera curiosa e chi invece attende in silenzio.
C’è chi lo dice e chi tace. Forse per scaramanzia, probabilmente anche perché l’attesa alimenta la gioia, ma soprattutto perché questo Napoli è una creatura che diverte, e oltre ai titoli che potrebbe conquistare, è una squadra da ammirare, partita dopo partita.
Non c’è solo un percorso vincente in Serie A nel cuore dei tifosi. Spalletti sorprende tutti anche in Europa, e il segnale è evidente. La sua squadra in campo si diverte, gioca un calcio spettacolare e offensivo, ma soprattutto regala ad una piazza caldissima nuovi idoli. Una macchina perfetta verrebbe da dire, plasmata fra le polemiche per gli addii eccellenti estivi e la sorpresa per alcuni nuovi innesti che hanno conquistato tutti. Sognare è quindi più che lecito, soprattutto quando in Serie A le inseguitrici sono lontane, e in Europa il Napoli schiaccia il Liverpool, travolge l’Eintracht ma soprattutto incassa complimenti, domina e mette preoccupazione agli avversari, anche quelli con più soldi, più campioni e i favori dei pronostici.
Una favola verrebbe da dire, soprattutto quando un club che arriva dall’Italia, in un momento storico calcistico complicato, sorprende tutti. La sensazione è che quel terzo scudetto sia più che un sogno, ma Napoli si divide fra chi tace e sorride, e chi invece prepara la festa. Le curiosità in arrivo da una città splendida non mancano, e come sempre si intrecciano al calcio, al passato, a Maradona, e ai simboli di Napoli.
Numeri. Nel calcio non sono tutto ma contano tanto. I punti di distacco dalle inseguitrici per il Napoli sono 15 in Serie A, e con il miglior attacco e la difesa meno battuta, la sensazione è che Spalletti abbia creato la squadra più forte del campionato. Lobotka domina con Anguissa, e le loro storie non vanno trascurate. Il primo sembrava ad un passo dall’addio, l’altro preso dal Fulham retrocesso per una somma irrisoria rispetto al valore mostrato in Serie A. Poi Kvara, Osimhen, Kim, capitan Di Lorenzo. Un’armonia perfetta che si è creata in poche settimane dopo l’addio dei senatori, trasformando un gruppo da rifondare in una macchina solida e perfetta che produce calcio e successi. Napoli sogna quindi ma si divide.
Pronunciare quella parola magica per molti è vietato, ma nelle ultime settimane qualcosa sta cambiando. C’è chi non vuole assolutamente sentir parlare di titolo fino a quando la matematica non darà il via alla festa, ma molti tifosi invece guardano ai numeri, ribadiscono che in Serie A nessuno può intaccare il primato di una squadra fortissima, e che mai, nella sua storia, il Napoli ha avuto un vantaggio così importante. C’è quindi chi inizia a rompere il tabù e a prendere a calci anche la scaramanzia. Si moltiplicano infatti i tatuaggi con il tricolore e il 3, come i titoli che il Napoli avrebbe qualora la stagione dovesse concludersi come tutti, ma proprio tutti, in città sperano.
C’è anche chi prepara la pizza e svela anche il nome. Si chiamerà “Ricomincio da 3”, così come ha svelato Errico Porzio al Mattino, sottolineando che quando la squadra vincerà “quella-cosa-là”, svelerà gli ingredienti di una pizza “Romaletana”, ideata per De Laurentiis che ribadisce di non digerire troppo quella napoletana. Intanto nel quartiere Mercato inizia la colletta per colorare le strade in vista del titolo, e sbuca qualche bandiera con il 3. Insomma, a Napoli non parla nessuno, ma ora in tanti ci credono, perché ciò che conta sono le sensazioni e le emozioni, e ogni tifosi in cuor suo sa bene che quel 3 potrebbe diventare non solo un tatuaggio, ma soprattutto un traguardo destinato a colorare la città e farla esplodere di gioia.