Qatargate, nelle ultime ore sono stati perquisiti gli uffici di Niccolò Figà-Talamanca: un vero e proprio blitz da parte della Guardia di Finanza. La stessa che ha optato anche per alcuni sequestri appartenenti allo stesso politico
Nelle ultime ore la Guardia di Finanza di Milano è passata all’azione, ovvero con la perquisizione degli uffici romani della “No peace without justice“. Ovvero la Ong con a capo Niccolò Figà-Talamanca. Ricordiamo che quest’ultimo è finito in manette in merito all’inchiesta relativa al Qatargate, che ha portato all’arresto anche di: Pier Antonio Panzeri, Eva Kaili e del suo compagno Francesco Giorgi. Le accuse nei suoi confronti sono a dir poco gravissime visto che si parla, appunto, di corruzione all’Europarlamento. Il tutto con l’obiettivo di favorite le posizioni sia dello stesso Qatar che del Marocco. Accettando “mazzette” da entrambi Paesi (come confermato in più di una occasione direttamente da Bruxelles).
Qatargate, perquisizioni negli uffici romani di Figà-Talamanca
Nel corso delle operazioni e delle perquisizioni i finanziari hanno sequestrato: computer, cellulari e documentazione contabile. Ricordiamo che il segretario generale inquadrato in foto si è autosospeso, dal suo ruolo, pochi giorni prima di Natale: ovvero il 20 dicembre 2022. Dopo che, meno di due settimane prima, era finito in manette insieme alle altre persone citate in precedenza.
Pochi giorni fa, precisamente il 3 febbraio, dopo un interrogatorio avvenuto con la magistratura belga è stato liberato anche dalla sorveglianza elettronica. Dove era stato sottoposto e scarcerato il precedente 14 dicembre. Nei prossimi giorni, invece (si ipotizza verso la fine di questo mese) è previsto un incontro tra gli inquirenti italiani e quelli belgi: l’obiettivo è cercare di dare una svolta a questa vicenda e capire se ci sono stati sviluppi nelle ultime settimane.