Inaugurata nel parco che porta il suo nome soltanto ieri, in nottata la lastra di marmo recante il suo nome è stata imbrattata con vernice gialla e rossa. Il Comune è subito corso ai ripari
Nel giorno della sua morte avvenuta 36 anni fa, il Comune di Roma aveva scoperto e inaugurato, in zona Boccea-Val Cannuta, nel parco che si trova in via Vezio Crisafulli nel municipio XIII, una targa in memoria di Umberto Lenzini, storico presidente della Società Sportiva Lazio del primo scudetto. La lastra di marmo però nella notte è stata vittima di un atto vandalico ed è stata ricoperta di vernice gialla e rossa.
Umberto Lenzini, nato negli Stati Uniti, ma originario della provincia di Modena, fu un imprenditore di successo nel ramo delle costruzioni civili, ma lega anche la sua popolarità al fatto di essere stato per quindici anni il presidente della Lazio, società che sotto la sua gestione vinse uno storico primo scudetto nella stagione 1973-74.
Una targa in memoria di un grande uomo
A 36 anni di distanza, proprio nel giorno della ricorrenza della sua morte, il Comune di Roma aveva deciso finalmente di onorare lo storico presidente del primo scudetto della Lazio che ha scritto una pagina importante per il calcio capitolino, Umberto Lenzini. Alla cerimonia d’inaugurazione avevano partecipato il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore a Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, Sabrina Giuseppetti, Presidente municipio XIII, alcuni ex giocatori della Lazio campione d’Italia ’73-’74 e lo spagnolo Patric, in rappresentanza della Lazio attuale vista la trasferta della prima squadra impegnata in Romania per disputare una partita di coppa europea. La targa intitolata al Sor Umberto, come veniva chiamato affettuosamente dai tifosi biancocelesti, era stata scoperta nel parco che si trova in via Vezio Crisafulli, in zona Boccea-Val Cannuta. Nella notte, però, alcuni vandali hanno immediatamente imbrattato la lastra di marmo con vernice spray gialla e rossa. Un atto vile che ha offeso immediatamente l’intera tifoseria laziale e che non rende merito alla sportività della città di Roma.
La targa imbrattata, un’offesa che non appartiene al tifo sano
La targa del Parco Umberto Lenzini, il presidente del primo storico scudetto della Lazio, imbrattata con i colori giallorossi è un’offesa grave, che non appartiene al tifo sano”, questa la reazione dell’assessore capitolino allo Sport Alessandro Onorato dopo che la lastra, che ricorda l’ex massimo dirigente biancoceleste, è stata ricoperta con i colori giallorossi, “quello che si fonda su onore, ideali e amore per il calcio. Indipendentemente dalla squadra per cui si tifa”.
La targa in mattinata è stata immediatamente ripulita dagli uomini dell’Ama, ma questo non cancellerà il gesto vile commesso. “Un gesto vile, che offende l’uomo, la società e tutti i tifosi”, ha infatti aggiunto l’assessore e ha spiegato che “di concerto con il sindaco Gualtieri abbiamo dato mandato all’Ama di ripristinare subito il giusto decoro alla targa, nell’auspicio che tali gesti di vandalismo non tornino a ripetersi anche grazie all’impegno della comunità del quartiere di Val Cannuta, che ieri è intervenuta con partecipazione con entusiasmo, calore e affetto alla cerimonia di intitolazione”.