In occasione del ricevimento da parte di Spielberg dell’Orso d’Oro alla carriera, Luca Guadagnino è stato intervista sul regista statunitense.
L’altro ieri è stato consegnato a Steven Spielberg l’Orso d’Oro alla carriera e per l’occasione, la redazione di Screen Daily ha chiesto ad una serie di grandi registi delle dichiarazioni in merito ad uno dei registi più importanti della storia del cinema.
Tra questi è stato interpellato quello che attualmente può essere considerato, insieme a Paolo Sorrentino, il regista italiano più internazionale, ovvero Luca Guadagnino.
Reduce dallo straordinario successo di Bones and All, il regista palermitano ha iniziato descrivendo come lo Spielberg abbia influenzato: “La sua influenza è relativa al fatto che non ha paura di compiere gesti cinematografici chiari. Se pensiamo all’inquadratura ‘alla Spielberg’, la sua firma, e cioè quella in cui si muove verso un personaggio il quale si avvicina a qualcosa di misterioso che accade fuori dall’inquadratura, con una luce che lo incorona da dietro e la musica che cresce, si tratta di un gesto chiarissimo e massimalista, e penso umilmente che questo mi abbia influenzato”.
A Guadagnino è stato poi chiesto quale fosse la sua scena preferita all’interno della preziosa filmografia del regista de Lo Squalo (1975): “C’è un momento in Jurassic Park (1993), quando i bambini vengono inseguiti dai velociraptor in cucina. È lì che possiamo trovare l’idea stessa di un cinema che racchiude in sé mistero, sogno, incubo e che arriva direttamente dall’espressionismo tedesco”, il regista di Call me by your name (2017) ha anche rivelato il suo film preferito di Spielberg: “L’impero del sole. Lo rivedo spesso. Il modo in cui affronta la crudeltà, il dolore e la perdita nello stesso tempo è incredibile. Sembra un gigantesco omaggio a Roberto Rossellini”.
Guadagnino ha poi concluso descrivendo le dimenticabili circostanze del suo incontro con il leggendario regista: “Era una cena di gala degli Oscar organizzata dall’Academy nel 2018. Alla fine hanno scattato una foto, e lui era posizionato accanto a me. Gli dissi ‘Buona sera’, e lui mi rispose ‘Buona sera’. Tutto qui”.