Cade in queste ore il triste anniversario dell’invasione russa all’Ucraina. Ciò che era inimmaginabile accadesse nel cuore dell’Europa, va avanti da ben 12 mesi. Notizie.com ha chiesto alla senatrice Emma Bonino (+ Europa) cosa pensi del conflitto ancora in corso
L’imponderabile si scatenò nel cuore dell’Europa il 24 febbraio di un anno fa. Un anno di guerra, di cui domani ricorrerà il triste anniversario. Putin invade l’Ucraina, pensando ad una guerra lampo su tre fronti, perchè voleva decapitare nel giro di una settimana i vertici diplomatici di Kiev.
Zelensky e il suo popolo hanno mandato all’aria i piani del presidente russo. Le armi della Nato hanno consentito una parziale riconquista di Kherson. L’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu ha contato fino a questo momento 8600 civili morti, e 13287 feriti. 487 Sono i bambini rimasti uccisi durante il conflitto, 954 quelli feriti. E la guerra non mostra prospettive di pace o di armistizio.
Parlare di bilanci, in situazioni come queste, appare quantomeno fuori luogo. Eppure 12 mesi sono trascorsi, e bisogna pur tracciare una linea sul passato recente, sul presente e sull’immediato futuro. Nell’attesa che si intraveda prima o poi una luce in fondo al tunnel. E intanto ancora questa mattina, come riportato anche dal quotidiano La Repubblica, in vista dell’anniversario di domani, crescono i timori che il Cremlino possa annunciare qualcosa di clamoroso. Una fonte moldava ragionerebbe sul fatto che “in mancanza di successi militari, forse Putin sarà tentato da riconoscere l’Ossezia del sud e Abkhazia, le regioni della Georgia occupate dalla Russia dal 2008, e la Transnistria, che neanche Mosca aveva finora mai riconosciuto ufficialmente”.
Cosi come fanno riflettere, e destano una certa preoccupazione, le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo il quale ci sarebbero “alcuni segnali” che la Cina avrebbe piani per supportare la Russia nell’invasione dell’Ucraina. Stoltenberg, ha lanciato un appello a Pechino perché “desista” dai suoi piani che, appoggiando una guerra illegale, costituirebbero una violazione del diritto internazionale. Abbiamo visto alcuni segnali che (i cinesi) potrebbero star progettando di farlo. Gli alleati Nato e gli Usa li hanno messi in guardia dal farlo, questo non dovrebbe accadere. La Cina non dovrebbe appoggiare la guerra illegale della Russia, ha detto il segretario generale della Nato in un’intervista all’Ap ripresa dal Guardian .
Notizie.com sulla guerra in corso ha sentito in un’intervista, la senatrice di (+ Europa) Emma Bonino, più volte deputata al Parlamento europeo e commissario europeo, importante attivista da sempre in diverse campagne civili e umanitarie, due volte ministro, vicepresidente del Senato dal 2008 al 2013. Ministro degli Esteri durante il Governo Letta.
Senatrice accostare la parola bilancio al conflitto in Ucraina successivo all’Invasione russa è termine improprio… Eppure un anno è già trascorso. Qual è il suo pensiero?
“Io penso che qualunque mossa, o azione, verso la pace nasca da una reale predisposizione delle parti: la difesa a terra dell’identità dell’Ucraina e la disponibilità di Putin di trovare una via di uscita alla sua decisione, quella di invadere i territori di un altro popolo. E io non intravedo questa predisposizione“.
Proiettandosi alle prossime settimane, ai prossimi mesi, quale scenario ipotizza?
“La guerra purtroppo andrà avanti, e in primavera capiremo veramente, quando l’inverno sarà alle spalle se questa grande operazione russa verrà davvero messa in campo da Putin. Se mi chiede che tipo di pace sia augurabile poi, mi sento di rispondere così. Per il momento dovrebbero almeno fermarsi le armi, se non riusciamo ad ottenere una pace che disinneschi anche le cause di questo conflitto. Mi auguro, ovviamente, che cessino i massacri. Meglio sarebbe intanto un armistizio, che tacciano le armi in sostanza, verso un negoziato”.
Il ruolo della Nato è cambiato in questi 12 mesi?
“La Nato ha assunto la medesima posizione che aveva nella situazione di pre invasione e ha smentito nei fatti tutti coloro che pensavano ormai fosse una casa vuota. La Nato a mio parere dunque ne esce rafforzata.”
Dal Governo Draghi, al Governo Meloni è cambiato qualcosa nell’approccio alla guerra?
“No, tensioni interne alla maggioranza vi erano prima e vi sono adesso. La signora Presidente mi pare tenga una linea ferma”.