Grandi cambiamenti sono quelli che si stanno vedendo e che interessano il prezzo del diesel: sempre più in calo.
L’argomento che riguarda il prezzo della benzina e del diesel è sempre all’ordine del giorno, in particolare nelle ultime ore proprio quest’ultimo sta lasciando qualche perplessità nei consumatori che si stanno accorgendo sempre di più dei cambiamenti nel suo prezzo.
Cosi come riporta Today, infatti il prezzo del gasolio è tornato a costare meno della benzina senza piombo in qualsiasi distributore, da giorni infatti prosegue questo abbassamento dei prezzi sia sui listini che per le medie nazionali dei prezzi che sono presenti appunto nelle varie pompe.
Una situazione che si è completamente ribaltata rispetto ai mesi scorsi, quando il prezzo del diesel rispetto alla benzina era decisamente più alto: ebbene, la discesa è cominciata, tanto per essere chiari due settimane fa ma a che cosa è dovuta?
In linea di massima le quotazioni internazionali del diesel rispetto alla benzina sono sempre più alte, anche se l’automobilista che si reca alla pompa di benzina non se ne accorge quasi mai, ebbene le cose però al momento sembrano essersi ribaltate.
Cosi come riporta Today: “In estate il piano ha però iniziato a inclinarsi, complici i timori per l’embargo sulle importazioni dalla Russia, da cui l’Europa dipende per circa il 30% del fabbisogno, C’è stata una sorta di corsa ad accaparrarsi le forniture sui mercati in vista della stagione fredda, con il differenziale volato ben oltre i 30 cent al litro, azzerando il vantaggio fiscale”.
Poi dall’autunno, il gasolio ha cominciato a scendere e la benzina a salire per via delle scorte che sono molto alte, una situazione che ha portato la domanda del gasolio ha diminuire verso la fine dell’inverno cosa che non succede per la benzina.
A rendere le cose ancora più chiare ci ha pensato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia che nella sua intervista per il Sole24 Ore rivela: “Sulle dinamiche dei prezzi ha pesato l’elevato livello delle scorte di gasolio raggiunto in vista dell’embargo russo, ma aggiunge anche altri elementi: la domanda per i trasporti e il riscaldamento, soprattutto in Germania, è rallentata. La Russia vende al ribasso sia greggio che prodotti raffinati. E noi compriamo da India e Medio Oriente il diesel fatto col petrolio russo. Infine, la Cina non sta importando molto, nonostante la ripresa”.