Tutto accade sul finire di primo tempo di Inter-Porto. Il portiere viene rimproverato dal compagno di squadra, dopo una protesta con l’arbitro e scatta la reazione. L’episodio ha riportato alla mente quanto accaduto tra Barella e Lukaku a Genova contro la Sampdoria.
L’Inter batte il Porto nell’andata degli ottavi di Champions League. Basta un gol di Romelu Lukaku, nel finale di partita, per piegare le resistenze della squadra di Sergio Conceicao e dare ai nerazzurri il vantaggio dei due risultati su tre in vista del ritorno al Do Dragao.
Partita intensa, tesa, combattuta quella di San Siro, il Porto si conferma squadra spigolosa, ostica, con alcuni giocatori di alto livello tecnico. La svolta a un quarto d’ora dalla fine quando Otavio si prende il secondo giallo per un fallo su Calhanoglu e lascia i suoi in dieci. L’Inter si riversa in avanti e con Lukaku trova il gol vittoria. Quarto centro stagionale per il belga, il secondo in Champions League. Ma non è tutto oro quel che luccica. O meglio, anche nella partita contro il Porto si sono registrati momenti di tensioni in campo tra giocatori dell’Inter. Se a Genova, contro la Sampdoria, era stato proprio Lukaku uno dei protagonisti, con Barella a fare da antagonista, stavolta è toccato a Edin Dzeko e Andre Onana.
Tensione Onana-Dzeko, il portiere spiega cosa è successo
Tutto succede sul finire di primo tempo, c’è un fallo su Bastoni e il portiere camerunese protesta in modo veemente contro il direttore di gara che non aveva segnalato immediatamente la scorrettezza. Dzeko però si rivolge verso il compagno con ampi gesti, lo invita a tacere e a tornare in porta: “Stai zitto, zitto e rimettiti in porta”, grida in inglese il bosniaco. La reazione di Onana è forse eccessiva, occhi spalancati e urla contro l’attaccante, gli dice di stare zitto a sua volta, di non dargli ordini e di farsi i fatti suoi. Serve l’intervento di Calhanoglu per riportare la calma, soprattutto per placare la furia del portiere: il fantasista gli si piazza di fronte e gli mette una mano davanti alla bocca. Proprio Onana, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato quanto accaduto con Dzeko: “Sono cose legate alla tensione della sfida: tutto serve per migliorare il gruppo e la qualità della squadra. Ognuno di noi ha il diritto di dire ciò che pensa e di confrontarsi con i compagni”.
Il portiere ha voluto quindi mettere un punto: “Credo ora sia arrivato il momento di lasciarci tutto alle spalle. Io sono il portiere e devo fare il mio lavoro come sempre e al meglio. Alla fine abbiamo giocato molto bene: se arrabbiandomi in questo modo gioco come contro il Porto, forse funziona (ride, ndr)”. Capitolo chiuso quindi per Onana e pure per Dzeko, la vittoria serve anche a questo.