Esistono cinque semplici regole legate al sonno che se seguite con cura, possono anche prevenire la morte. Scopriamole.
Dormire in modo regolare è davvero una cosa fondamentale che non solo aiuta a stare meglio e ad avere più energie nel corso della giornata, ma anche ad aumentare i benefici per il nostro corpo e organismo. Uno studio di Harvad, cosi come riporta Agi.it ha infatti sottolineato una cosa importante.
Chi soddisfa tutti e cinque i criteri ha il 30% in meno di probabilità di morire per qualsiasi motivo rispetto a chi ne soddisfa solo uno o due, sempre secondo questo studio è stato sottolineato come l’8% delle morti è da attribuire alle cattive abitudini legate proprio al sonno.
Ma quali sono questi cinque criteri, ebbene: dormire da 7 a 8 ore a notte, avere difficoltà a prendere sonno non più di due notti a settimana, avere difficoltà a rimanere addormentati non più di due volte a settimana, non utilizzare farmaci per dormire e sentirsi riposati al risveglio almeno cinque giorni alla settimana.
Pare proprio che non ci siano dubbi in merito al fatto che rispettare i cinque criteri legati al sonno, citati poco prima, aiuta tantissimi a diminuire il rischio di andare incontro alla morte, a prescindere dalle cause stesse. A sottolinearlo sono stati ricercatori che hanno visto come quasi un terzo degli adulti negli Stati Uniti non dorme le 7-8 ore raccomandate dal Centers for Disease Control and Prevention – CDC.
Una cosa davvero poco salutare ma di cui moltissimi sottovalutano le conseguenze o i danni che allo lunga si possono scatenare, è infatti giusto sottolineare come questo studio portato avanti da Harvad, sia stato il primo a studiare proprio in modo concreto le abitudini del sonno e le aspettative di vita che ne conseguono.
Cosi come conferma Agi.it: “I dati provengono da persone che hanno preso parte al National Health Interview Survey, un sondaggio annuale sulla salute generale dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e del National Center for Health Statistics che include domande sul sonno”.
Per concludere i team che ha condotto la ricerca ha anche confrontato i propri dati con quelli del National Death Index proprio per capire qualche cosa in più sul collegamento tra il sonno e la morte: tutti i dati conclusivi saranno presentati New Orleans alla conferenza congiunta dell’American College of Cardiology e della World Heart Federation tra il 4 e il 6 Marzo.