La squadra svizzera sta affondando sempre più in classifica e l’ultima sconfitta per 4-0 ha fatto infuriare i tifosi
Un gesto che parla da solo e che fa riflettere. Il Sion, squadra svizzera, perde ancora, è sempre più in crisi e la contestazione dei tifosi non si è fatta attendere. Feroce e rabbiosa, soprattutto nei confronti di un giocatore, Mario Balotelli, la stella della squadra. Il punto di riferimento, a cui tutti fanno affidamento per fare un campione più degno di quello che stanno facendo.
Le cose invece vanno in maniera diversa e disastrosa. L’ultima prestazione del Sion è stata pessima, “vergognosa” secondo i tifosi della squadra svizzera, visto che la squadra è andata incontro a una pesantissima sconfitta sul risultato di 0-4. Adesso la situazione è ancora più complicata e la posizione in classifica drammatica, considerato che la squadra dove gioca SuperMario adesso occupa la penultima posizione e la distanza dall’ultimo posto in classifica è di appena un punto.
Il Sion in 22 partite ha conquistato solo 22 punti, un punto a partita è poco, pochissimo, figuriamoci per una squadra che era partita con le ambizioni di vincere il titolo o quanto meno per competere. E come era nelle previsioni, nel mirino dei tifosi è finito soprattutto Mario Balotelli, l’attaccante italiano, arrivato con grandi premesse e aspettative, vista la sua importanza, non è riuscito a fare la differenza.
Per SuperMario, in un campionato dove la qualità non è che sia proprio eccelsa, la stagione è stata ben al di sotto delle aspettative, il giocatore è stato fischiato e insultato pesantemente al termine dell’ultima partita persa in casa per 4-0. Poi è stato intonato un coro contro i calciatori e in particolar modo contro Mario Balotelli “onorate la maglia o andate via”. Sugli spalti, poi, è stata presa la maglietta del giocatore ex Inter e Milan ed è stata bruciata. Un gesto macabro che ha fatto il giro del web. Fino adesso, il centravanti ha realizzato cinque reti nel campionato scizzero, di cui tre da calcio di rigore su 22 partite. Lui non ha voluto né commentare o aggiungere nulla all’episodio della maglia e della contestazione a livello personale.