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Migranti, strage in mare a Cutro, 59 vittime: 12 bimbi e 33 donne [VIDEO]

Published by
Daniele Magliocchetti

La tragedia davanti alle coste calabresi, niente ha potuto evitare la catastrofe, mamme che urlano sulla spiaggia alla ricerca dei loro piccoli

L’urlo lancinante e disperato delle mamme, fradice e infreddolite, che vanno avanti e indietro per la spiaggia di Steccato, tra quello che resta della barca che li ha condotti qui, per cercare i loro bambini, è qualcosa che “non si può descrivere”, racconta con la voce rotta dalla commozione chi stava lì. E’ una scena raccapricciante. Una tragedia. Una strage. L’ennesima. Alle cinque di questa mattina, tra le onde che sbattevano sul litorale di Steccato e di altri posti lì nei dintorni di Cutro, ma anche più in là a Belcastro, vicino Catanzaro, c’erano corpi dappertutto, pezzi di carne senza vita che facevano avanti e indietro in balia delle onde del mare. L’apocalisse. Le vittime, per ora, sono 59 e tra queste ci sono 12 bambini e 33 donne.

Un corpo ritrovato sulle spiagge di Steccato, in provincia di Cutro (Twitter Notizie.com)

A quell’ora c’era un vecchio motopeschereccio carico di migranti, almeno 150, ma qualcuno tra i superstiti parla di circa duecento, che si stava avvicinando alla spiaggia quando la furia del mare, forza tre con onde alte due metri, lo ha sbattuto contro gli scogli. La malridotta imbarcazione di legno si è spezzata in due andando letteralmente in frantumi. Molte delle persone a bordo sono state scaraventate in acqua, altre sono rimaste incagliate tra i rottami.

I pescatori della zona hanno subito lanciato l’allarme

I resti della barca che ha condotto i migranti in Italia (Ansa Notizie.com)

A lanciare l’allarme alla polizia sono stati alcuni pescatori, in particolare uno che transitava nella zona e ha notato l’imbarcazione distrutta e i primi corpi senza vita galleggiare in acqua. Agli occhi dei soccorritori che man mano arrivavano sul posto – carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, capitaneria di porto, vigili del fuoco, personale del 118, croce rossa italiana, si è presentata una situazione apocalittica.

Man mano hanno iniziato a recuperare i cadaveri spinti dalla marea sulla battigia, prima una decina, poi una ventina, poi sempre di più fino ad arrivare, al momento, a 59 vittime, tra le quali anche 33 donne e 12 bambini: uno di 7 anni e un altro di pochi mesi appena come testimonia un vigile del fuoco che ha recuperato personalmente i corpi. Le operazioni di recupero, che non si sono mai fermate per tutta la giornata e andranno ancora avanti fino a notte, sono state rese difficili anche dalle condizioni proibitive del mare, tre corpi sono stati ritrovati sulla spiaggia di Belcastro, nel catanzarese, a qualche decina di chilometri dal luogo del naufragio.

 

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Daniele Magliocchetti