L’attaccante svedese è tornato a giocare una partita ufficiale dopo 280 giorni. Con il suo ingresso ha riscritto una pagina speciale della Serie A: suo il nuovo primato del campionato italiano.
Bentornato Zlatan Ibrahimovic! Minuto 74 di Milan-Atalanta, sfida già di per sé significativa per la corsa Champions: scontro diretto con le squadre distanti soli 3 punti al momento del fischio d’inizio. Poi ecco il cambio tanto atteso quando manca un quarto d’ora: San Siro si alza in piedi per l’ovazione al fuoriclasse svedese, pronto al rientro in campo dopo quasi 10 mesi.
L’ultima sua apparizione era stata il 22 maggio 2022, giorno della trasferta a Reggio Emilia che aveva certificato lo Scudetto rossonero. Partita mai in discussione con il Sassuolo e via alla festa per il tricolore. Lontano dal campo per una gara ufficiale da 280 giorni. Ingresso sul risultato di 1-0 (autogol di Musso su conclusione al volo di Theo Hernandez), ha dato subito il suo apporto alla squadra di Pioli. Ha tenuto palla, giocato di sponda, il suo movimento ha aperto l’autostrada a Messias per il gol del raddoppio in chiusura di match. Ma il ritorno di Ibra è stato significativo anche per le statistiche: dentro a 41 anni e 146 giorni, è diventato il calciatore più “vecchio” a disputare una partita di Serie A nell’era dei 3 punti a vittoria.
Un primato strappato a un altro ex calciatore del Milan, cioè Alessandro Costacurta, che aveva collezionato la sua ultima presenza a 41 anni e 25 giorni. Ibrahimovic l’ha superato stringendo i denti durante il periodo di stop per i problemi fisici. Contro l’Atalanta si è tolto l’ennesima soddisfazione della sua straordinaria carriera. Anzi, la gioia è stata doppia: ha aiutato il Milan a trovare il prezioso successo (agganciata l’Inter al secondo posto) ed è balzato al primo posto nella speciale classifica dei giocatori più “esperti” del nostro campionato.
Zlatan, mai pago, ora proverà a trascinare i compagni (anche dal punto di vista emotivo) per chiudere al meglio la stagione. Ci sono pure gli impegni della Champions in vista, va giocato il ritorno a Londra con il Tottenham, c’è da difendere il vantaggio dell’andata siglato da Brahim Diaz. E con Ibra può succedere di tutto, pure in campo internazionale. Mai dire mai…