Letizia Moratti lascia il mondo della politica? In merito a questo, ed a molto altro, è intervenuta direttamente l’ex primo cittadino di Milano che ha voluto fare chiarezza. Lo ha fatto rilasciando una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Un risultato deludente. Lo sa benissimo la protagonista in questione che, nelle ultime elezioni regionali che si sono tenute in Lombardia (ma anche nel Lazio) è uscita sconfitta. Anzi, pesantemente sconfitta. A trionfare, ancora una volta, è stato Attilio Fontana. Il governatore della Lombardia è stato nuovamente confermato al suo posto. Proprio da lui, Letizia Moratti, aveva deciso di staccarsi e di proseguire per la sua strada. Affrontare una nuova sfida e sperare, magari, di poter trionfare. I risultati, però, non sono stati assolutamente dalla sua parte.
Lo dimostrano gli ultimi dati delle elezioni dove non ha neanche di poco dato “fastidio” al suo avversario. Tanto è vero che, dopo questa batosta, si erano intensificate sempre di più le voci di un suo possibile addio dal mondo della politica. In merito a questo, però, è stata la diretta interessata a voler fare chiarezza in merito. Tanto è vero che ha dovuto ribadire il suo pensiero in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘.
Niente da fare per chi pensava che potesse lasciare il mondo della politica: Letizia Moratti non ha alcuna intenzione di farsi da parte e lasciare il posto ad altri. Anzi, vuole continuare su questo percorso visto che ha idee ben chiare in merito. Poco importa se, dalle ultime elezioni regionali in Lombardia è uscita sconfitta. Il suo obiettivo è quello di continuare su questa strada e migliorare. E, soprattutto, riuscire a conquistare la fiducia da parte dei cittadini. Soprattutto per le possibile e prossime elezioni.
Queste sono state alcune delle sue parole in merito che ha rilasciato al noto quotidiano italiano: “Il mio percorso politico è appena avviato: riparte da 320mila elettori“. Non solo, la candidata civica appoggiata dal Terzo Polo ha continuato dicendo: “L’astensionismo dimostra che c’è spazio per un movimento moderato popolare, riformista e liberale che si metta al centro degli equilibri nazionali“. Il partito continua ad appoggiare le sue idee: Matteo Renzi e Carlo Calenda nutrono fiducia nelle sue qualità.