Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Il Messaggero’. Si è parlato del piano di “ricostruzione” dell’Ucraina e non solo
Pochi giorni fa il primo (e triste) anniversario del conflitto in Ucraina. In questi giorni si sta parlando insistentemente di un “piano di pace” che vede come protagonista l’Onu ed anche la Cina. Se per quanto riguarda la prima non ci sono problemi, lo stesso non si può dire affatto della seconda. Sono in molti a non essere d’accordo su quello che arriva direttamente dal Paese asiatico. In primis il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Quest’ultimo, ci ha tenuto a far sapere durante una conferenza stampa che ha tenuto a Washington, di non essere affatto d’accordo con quello che la Cina ha proposto.
Stesso pensiero vale anche per il segretario generale del Servizio europeo, Stefano Sannino. Non solo: si sta anche parlando del piano di “ricostruzione” dell’Ucraina. Su questo ha voluto fare il punto della situazione anche il ministro del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso. Lo ha fatto rilasciando una intervista al quotidiano ‘Il Messaggero‘. In merito ha voluto ribadire che il nostro Paese è in primo piano, insieme ad altri, per la ricostruzione del Paese colpito ed invaso dai russi.
Queste sono alcune delle sue parole: “La premier Meloni ha parlato di un Piano Marshall per l’Ucraina. Dobbiamo fare per Kiev quel che gli Stati Uniti hanno fatto nel dopoguerra per noi. È la vera sfida della libertà e del benessere nel nostro Continente“. Non solo, ha continuato dicendo: “Abbiamo pensato di realizzare una piattaforma logistica che metta in contatto terrestre l’Ucraina con i porti del nord Italia, in particolare e non solo, Trieste e Venezia. In questo modo consentiremo a Kiev un nuovo e sicuro sbocco al mare. L’Italia è pienamente in campo.
Nella mia missione a Kiev di gennaio scorso abbiamo sottoscritto un primo memorandum individuando i principali settori e nel meeting di aprile coinvolgeremo le nostre imprese”. Poi ci sono anche altre novità: “Per quella data sarà anche pronto il corridoio logistico tra la piattaforma del Quadrante Europa di Verona e la piattaforma di Horonda nel territorio ucraino al confine con la Slovacchia. La garanzia sul ruolo dell’Italia si chiama Giorgia Meloni. Oggi dobbiamo favorire l’internazionalizzazione delle imprese e l’Ucraina è il terreno giusto: stiamo mappando settori e località, ma anche gli strumenti finanziari e assicurativi“.