L’italiana si è aggiudicata il nuovo Wta 250 in Centro America dotato di un montepremi di 259.303 dollari: “È stata una settimana fantastica e mi sono trovata benissimo”. Quello nello Yucatan è il 77esimo titolo vinto da una tennista azzurra nell’Era Open, il quarto personale della carriera per la tennista 31enne di Macerata
Le bandiere sono simili, ma ad alzarsi in Messico è il tricolore italiano. L’azzurra Camila Giorgi ha infatti conquistato il trofeo del “Merida Open Akron”, nuovo Wta 250 dotato di un montepremi di 259.303 dollari. La rassegna si è conclusa sul cemento della capitale dello stato federale dello Yucatan e ha sancito la vittoria del 77esimo titolo vinto da una tennista del nostro Paese nell’Era Open.
Alla decima finale della sua carriera, la 31enne di Macerata (n.68 del ranking) si è imposta nella notte – 7-6(3) 1-6 6-2, in due ore e 23 minuti di partita – sulla svedese Rebecca Peterson, n.140 del ranking, proveniente dalle qualificazioni e rivelazione assoluta del torneo, vincendo tutti gli ultimi sei game. In particolare per Giorgi si tratta del quarto titolo Wta in carriera, visto che in precedenza aveva già conquistato i “250” di s’-Hertogenbosch 2015 (erba) e Linz 2018 (veloce indoor) e il “1000” di Montreal 2021 (cemento), che era stata anche l’ultima finale giocata dall’azzurra.
Camila al termine del torneo ha commentato il successo a caldo: “Sono molto felice di essere venuta qui per la prima edizione di questo torneo: è stata una settimana fantastica e mi sono trovata benissimo. Con Rebecca è stata una bella finale e sono davvero molto soddisfatta“.
L’azzurra, che ha poi ringraziato il pubblico in spagnolo, complessivamente ha vinto due punti in più rispetto alla svedese e ha messo a segno 40 vincenti a fronte di 44 gratuiti (22 contro 31 il bilancio di Peterson). In semifinale la 31enne di Macerata, numero 68 del ranking, aveva battuto per 7-5, 7-6 (2), in due ore ed undici minuti di partita, la ceca Katerina Siniakova, numero 47 del ranking e quarta favorita del seeding. Quest’ultima a sua volta aveva fermato nei quarti la corsa di Elisabetta Cocciaretto, numero 54 WTA e settima testa di serie, facendo saltare così il derby tricolore.