L’ex attaccante ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Spalletti ha educato la squadra, può aprire un ciclo. In questo si devono ‘imitare’ le squadre del Nord”.
Napoli stellare, Napoli a +18 su Inter e Milan. Le inseguitrici ora fanno fatica anche a vederlo, non solo a tenere il passo. “È qualcosa di incredibile, mai riuscito nemmeno alle grandi che hanno vinto in passato”: Claudio Bellucci osserva la squadra di Spalletti e si esalta, come dargli torto. L’ex attaccante, a Napoli dal 1997 al 2001, ha parlato in esclusiva a Notizie.com.
Claudio Bellucci, la cavalcata del Napoli continua: Scudetto già vinto?
“Occhio, conosco bene la città e non si sa mai. Sono stato lì 4 anni, non si nomina mai tutto ciò che non è ancora avvenuto. Però stavolta veramente credo che sia fatta”.
Si può già iniziare a festeggiare?
“Manca un niente, un 10% di power, un po’ come nel videogioco Mario Bross. Incredibile, tra 5 giornate il tricolore potrebbe già essere matematico. E poi non dimentichiamo la Champions League…”.
Vede possibilità anche di un trionfo europeo?
“Spero che vada avanti il più possibile in Champions. Con un campionato così, si può gestire come si vuole il finale di stagione. Io, di squadre che giocano bene così, non ne ho viste mica tante. Neanche il Real Madrid, il Bayern Monaco o il Psg”.
A chi vanno i meriti maggiori?
“I punti di scarto sono veramente tanti. Per quello che stiamo vedendo una rimonta delle altre è impensabile. Va elogiato Spalletti, ha educato il Napoli, esprime un gioco incredibile, capisce le sensazioni, ha creato una squadra a sua immagine e somiglianza. Si sta riprendendo tutto quello che non ha vinto in passato e che avrebbe meritato”.
Poi c’è la società: un commento al lavoro di De Laurentiis e Giuntoli?
“Pazzesco il modo in cui hanno sostituito quattro giocatori che erano fondamentali fino a giugno. Hanno indovinato gli acquisti grazie all’esperienza, non hanno tirato una monetina e sono stati fortunati. Solo applausi per quello che hanno fatto”.
Lo Scudetto in cassaforte, si può aprire un ciclo come spesso accaduto per le squadre del Nord?
“A Roma e Napoli, quando si è vinto, anche gli allenatori non sono mai durati molto. Spero che con Spalletti si riesca ad aprire un ciclo, lui ha già il termometro della situazione. Poi naturalmente va confermato lo scheletro della formazione. In questo, una differenza rispetto a Juve, Inter e Milan c’è: a Napoli e a Roma si festeggia per anni un successo, al Nord il giorno dopo la festa è già finita. Questo un po’ incide”.