Fiorello è forse riuscito in una vera impresa impossibile, far ballare Maurizio Costanzo: rinfreschiamoci la memoria.
Proprio oggi, a Piazza del Popolo saranno celebrati i funerali di Maurizio Costanzo che dopo la sua morte, in questi due giorni, è stato ricordato da tutti gli esponenti del mondo dello spettacolo, della politica e della televisione per il grande uomo che è sempre stato.
A farlo anche Fiorello, i due oltre che essere legati da una profonda amicizia, per anni hanno condiviso il palco di Buona Domenica, programma andato in onda su Canale Cinque: lo showman siciliano in una di quelle occasione riuscì anche in una vera impresa impossibile, ovvero quello di fare ballare il giornalista e anche di farlo diventare un rapper insieme a lui.
Una vera unione artistica e familiare la loro che il conduttore di Viva Rai Due ha riportato anche verso la moglie Maria De Filippi e i figli del giornalista romano a cui proprio questa mattina nella nuova puntata dello show, ha voluto dedicare un pensiero.
Fiorello e Maurizio Costanzo: ” Quanto ci siamo divertiti insieme”
“Quanto ci siamo divertiti insieme!” con queste parole il conduttore di Viva Rai Due ha introdotto la sua bellissima lettera di questa mattina che ha commosso davvero tutti e che ancora una volta ha voluto essere un omaggio alla scomparsa del giornalista: “Quante ne abbiamo fatte insieme. Abbiano fatto di tutto, abbiamo fatto The Blues Brothers, ti ho fatto ballare il cha cha cha, suonare il sassofono per finta; ridevamo di cose che per altri non volevano dire niente, ma noi ridevamo di cose assurde. E ora sono qua per fare uno show, e oggi voglio fare la puntata più divertente di tutte, per te. Voglio omaggiarti cantando, ovviamente ‘Se telefonando’ che in questi giorni hanno cantato in mille modi”.
Un ricordo davvero speciale il suo che ha sottolineato come da giorni fosse a lavoro per cercare le parole e il modo giusto per poterlo salutare ancora una volta nel modo in cui il giornalista e conduttore romano meritasse di essere omaggiato.
“Ti ricordi come ti dicevo? ‘Le cose come non le so fare io, non le sa fare nessuno’. La canterò accompagnato dal maestro Cremonesi alla chitarra, lo farò per te, per Maria, per i tuoi figli, Gabriele, Camilla, Saverio; per dirti ‘Grazie Signor Costanzo’. Ti ricordi che ti chiamavo così? E poi un giorno mi hai detto: ‘Mo hai rotto i coglioni con questo signor Costanzo, chiamami Maurizio’. Ciao Maurizio”.