Marco Furfaro, esponente del Pd, sulla vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd: “E’ riuscita a riunire tanti giovani. Una cosa che non si vedeva da tempo”.
Il Pd riparte da Elly Schlein. La nuova segretaria del Partito Democratico è riuscita a ribaltare tutti i pronostici e a battere Stefano Bonaccini. Una nuova era, quindi, per il Pd e gli esponenti dem sperano di poter tornare con lei a recuperare tutti i consensi persi in questi ultimi mesi.
“Io penso che gli iscritti hanno scelto Elly Schlein per provare a tornare ad una politica che abbia coraggio – ha detto ai giornalisti all’esterno del Nazareno Marco Furfaro, uno degli uomini più vicini alla nuova segretaria – la giornata di ieri è stata importante perché molte persone hanno ripreso dei ruoli importanti dopo tanto tempo. Le primarie sono state inondate da un milione di persone ed Elly è stata capace anche di riportare tanti giovani al voto. Questa è la cosa più importante, poi chi farà parte del nuovo Pd è l’ultimo dei problemi“.
Furfaro: “Ripartire da giovani e donne”
Le idee del nuovo Pd sono molto chiare. “Noi vogliamo ripartire dai giovani e dalle donne perché significa costruire in questo Paese politiche dovrebbero essere normalità – ha spiegato Furfaro – purtroppo queste due categorie sono quelle che hanno vissuto sulla propria pelle la precarietà e noi vogliamo combattere proprio il lavoro non stabile. Inoltre, abbiamo intenzione di guardare ai cambiamenti climatici come una opportunità e non solo come una sfida problematica“.
E a chi dice che dietro la nuova segretaria c’è il vecchio gruppo dirigente, l’esponente dem ha replicato così: “Sarà un Pd completamente rinnovato. Elly ha avuto l’abilità di riunire tanti giovani e questo non si vedeva da tempo. Poi invito a stare molto attenti quando si giudicano le persone perché pensare che dietro una giovane donna ci possa essere qualcuno è offensivo per la libertà, l’autonomia. Poi chi l’ha sostenuta, anche esponenti del vecchio gruppo dirigente, credo che abbia fatto una scelta di coraggio e di generosità“.
Dalla nostra inviata Luigia Luiciani