Andrea Scanzi ha perso la scommessa su Elly Schlein, ma non manterrà la parola data in un video sui social? Ecco cosa doveva fare.
Sta facendo il giro dei social (e non solo) l’ultimo video di Andrea Scanzi sulle primarie del PD. Poco prima di domenica, infatti, il giornalista aveva deciso di sbilanciarsi e scommettere sulla vittoria di Stefano Bonaccini. Un successo che per lui era sicuro tanto da alzare la posta in palio e annunciare anche una penitenza.
Scanzi, infatti, nel video non solo aveva annunciato la vittoria di Bonaccini, ma si è detto pronto di votare alle prossime elezioni regionali Giorgia Meloni in caso di un successo della Schlein. Insomma, una scommessa che lo ha visto perdere, ma in questo caso non manterrà la parola. Sicuramente il giornalista si è messo nei guai da solo anche per la sua certezza di vedere il governatore dell’Emilia Romagna come nuovo segretario del Pd.
Scanzi e la scommessa persa: non manterrà la parola data
La certezza di Scanzi si è trasformata non solo in una scommessa persa, ma il giornalista si era messo nei guai annunciando subito la sua intenzione di votare Giorgia Meloni. Naturalmente sui social è arrivata la rettifica annunciando di non avere nessuna intenzione di mantenere la parola data.
Una cosa è certa: la prossima volta Scanzi ci penserà due volte prima di fare una nuova scommessa simile perché in questo caso il problema se lo è creato da solo alzando troppo l’asticella.
Scanzi: “Nessuno si aspettava la vittoria della Schlein”
Una vittoria della Schlein che poteva mettere davvero nei guai Scanzi. “Non c’era nessuno che si aspettava questo risultato – il commento del giornalista citato da Il Giornale – ho fatto 7-8 interventi in cui dicevo che per me avrebbe vinto Bonaccini“.
E sulla scommessa per ora niente penitenza: “Ovviamente non sarò di parola. Io sono sempre di parola quando faccio delle scommesse, ma in questo caso mi perdonerete se non manterrò quanto detto“. Quindi niente voto a Giorgia Meloni, ma sicuramente la sua sconfitta ha fatto il giro del web e la prossima volta lo stesso Scanzi ci penserà due volte prima di alzare troppo l’asticella.
