Truffa ai danni dell’Unione Europea, nei guai l’eurodeputata della Lega: avviate le prime indagini del caso da parte delle autorità che hanno sequestrato beni importanti
Una presunta truffa, ai danni dell’Unione Europea, è stata svelata in una inchiesta che è stata fatta partire nelle ultime ore. Tanto è vero che la magistratura europea ha confermato che sono stati sequestrati beni che arrivano ad una cifra che si avvicina ai 170mila euro. Gli stessi che appartengono ad una eurodeputata appartenente alla Lega. Non ci sarebbe solo lei nella lista degli indagati, ma anche altre persone. In realtà si tratta di quattro suoi assistenti.
Secondo quanto riportano fonti locali pare che si tratta di una indagine che riguarda, appunto, frode ai danni del bilancio dell’Unione Europea. In particolar modo la retribuzione di quattro assistenti parlamentari che sono stati assunti in Italia. Gli stessi che, però, non avrebbero mai svolto le attività per la quale erano stati assunti. O almeno svolte solamente in maniera parziale. In questo caso avrebbero documentato falsamente la loro attività al Parlamento europeo.
Truffa ai danni dell’Ue, nei guai l’eurodeputata della Lega Stefania Zambelli
L’eurodeputata in questione è Stefania Zambelli della Lega. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente un comunicato emanato dalla Procura generale europea. La stessa che ha indicato la motivazione dell’indagine sulla donna inquadrata in foto. Secondo quanto riportato dall’accusa pare che i suoi quattro assistenti avrebbero falsificato, appunto, la loro qualifica. Dichiarando titoli e competenze professionali che non gli appartenevano e che non possedevano affatto. La Zambelli sarebbe una parente stretta di almeno uno dei quattro assistenti. Non solo: sarebbe finita nel mirino per aver beneficiato del reddito degli stessi.
La Guardia di Finanza avrebbe effettuato il sequestro di beni della cifra riportata in precedenza. Per il momento l’eurodeputata non ha voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazione in merito a questa vicenda che la vede indagata. Nella stessa inchiesta, però, risulta anche un altro nome. Conosciuto nel mondo del calcio, in particolar modo nel mondo degli Ultrà. Stiamo parlando di Marco Bacini, tifoso del Milan ed appartenente alle ‘Brigate rossonere‘. A quanto pare sarebbe il compagno della figlia della deputata. Non solo: risulterebbe anche nello staff da parte dell’esponente bresciana. Nei suoi confronti, fanno sapere, solamente un’auto sarebbe stata sequestrata.