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Cronaca

Amputate braccia e gambe per un tumore: la diagnosi è sbagliata

Published by
Argia Renda

E’ successo a Terni, le sono state amputate le braccia e la gambe per un tumore: peccato che la diagnosi fosse quella sbagliata.

Potrà sembrare incredibile che nel 2023 succedano ancora cose di questo genere, eppure è la storia che come riporta Tgcom24 ha riguardato Anna Leonori: la donna ha subito l’amputazione di braccia e gambe per la diagnosi di un tumore, eppure il tutto era frutto di un errore sanitario.

Anna Leonori, foto fonte Tgcom24 Notizie.com

Il tumore non c’è mai stato e quindi anche queste due operazione dovevano essere evitate e invece la donna si è trovati senza arti e in tutto il suo dolore ha dovuto farsi forza e andare avanti con la sua vita nel modo migliore possibile: a stare accanto anche Bebe Vio che le ha dato qualche consiglio sulle protesi da usare.

Al momento la donna sta per cominciare ad affrontare tutto il grande iter processuale con le tre strutture sanitarie per potere in qualche modo chiedere il giusto risarcimento a quanto accaduto, in modo cosi da potere avere una vita quantomeno dignitosa e con delle protesi di ultima generazione.

Anna Leonori: “Ho comprato le protesi grazie alle raccolte fondi”

Le costosissime protesi acquistate grazie alle raccolte fondi di associazioni di volontariato e privati mi hanno cambiato la vita. So bene che non avrò mai più l’autonomia ma mi hanno restituito un minimo di dignità nella vita di tutti i giorni. La quotidianità è fatta di tante cose, alcune non potrò farle mai più da sola, altre grazie alle protesi sì” sono queste le parole che Anna Leonori ha affidato alla sua lunga intervista al Messaggero, raccontando quanto le fosse accaduto.

Anna Leonori, foto fonte Tgcom24. Notizie.com

Una situazione davvero assurda cominciata nel 2014 quando le venne diagnosticata la presenza di un tumore maligno che richiedeva degli interventi tempestivi e invasivi, è stata operata a Roma la donna: asportazione di utero, ovaie, 40 linfonodi e la vescica, che le è stata sostituita con una ortotopica. Peccato che dopo tutto ha scoperto che in realtà nessun tumore era mai stato presente nel suo corpo.

Le operazioni subite le hanno reso la vita un inferno e per 4 anni è dovuta entrare e uscire dagli ospedali per infezioni, febbre, dolori. Il 7 ottobre 2017 la donna è stata ricoverata in ospedale per una peritonite acuta generalizzata, causata dalla perforazione della vescica. E’ rimasta in coma per un mese e mezzo. Poi è stata trasferita a Cesena dove ha subito l’amputazione di gambe e braccia” questo quanto riporta Tgcom24.

Adesso mentre continua a vivere nel miglior modo possibile, ha deciso di chiedere un risarcimento, portando in Tribunale le tre strutture che hanno fatto cominciare il tutto, ovvero: il Santa Maria di Terni, il Regina Elena di Roma e l’Asl Romagna.

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Argia Renda