Nell’ultimo anno, per via delle tante cose successe è diminuita la capacità alla spesa ed è aumentata la propensione al risparmio, da parte degli Italiani.
Parliamoci chiaro, nell’ultimo anno sono stati tanti i fattori che hanno portato gli italiani ad essere sempre di più risparmiatori: cominciando dalla pandemia e poi i rialzi del costo dell’energia e l’inflazione fino al conflitto tra Russia e Ucraina.
Questo clima di totale insicurezza, porta anche a fare cambiare abitudini ai consumatori che ovviamente hanno fatto in modo che anche il loro potere di acquisto potesse diminuire: un dato che proprio nelle scorse ore è stato confermato dall’ultima rivelazione Istat che ha mostrato la diminuzione delle vendite al dettaglio dello 0,8%.
Una situazione davvero incresciosa che è stata anche sottolineata dallo studio fatto dall”Osservatorio Changing World su un campione di italiani che hanno un’età che va dai 18 e i 65 anni: grazie a questo è possibile capire e anche anticipare i cambiamenti non solo sociali, ma anche quelli dei valori e dei bisogni dei cittadini. Approfondiamo il discorso.
Lo studio portato avanti dall’Osservatorio non ha potuto fare a meno di notare come sia cambiato il modo di vivere degli italiani nell’ultimo anno, per via dei rialzi dell’energia e dei costi in generale, sono infatti moltissimi quelli che preferiscono risparmiare su qualche compera.
“L’attuale periodo storico e gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno modificato e continuano a modificare profondamente la quotidianità degli italiani” ha rivelato Valentina Quaglietti di Nomisma e ancora: “Se da un lato abbiamo preso coscienza del fatto che si è delineato un new normal che nulla ha a che vedere con il pre-pandemia, dall’altro si è diffusa anche la consapevolezza che sarà sempre più ricorrente il verificarsi di nuove normalità. Ed è proprio su questi presupposti che Nomisma ha dato vita a questo nuovo osservatorio che vuole essere uno strumento concreto a disposizioni di imprese, associazioni, istituzioni e policy maker che vogliono intercettare tempestivamente le nuove tendenze e rendere la conoscenza del loro mercato di riferimento una leva strategica di crescita”.
Insomma, per essere ancora più chiari, pare che dallo studio e dall’analisi portata avanti dall’Osservatorio, sia venuto fuori che: il 14% delle persone pensa di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie, il 25% si trova a spendere anche per la famiglia tutto quello che guadagna solo per far fronte alle spese strettamente necessarie come le utenze e altro. Ancora: il 38% delle persone che riescono a risparmiare lo fanno per fare fronte a delle spese impreviste o a dei problemi per il futuro.