Le prove sul Bahrain International Circuit danno un primo spettro di quello che potrà essere, almeno all’inizio, il Mondiale di Formula Uno. La RedBull sembra ancora la monoposto più veloce e bilanciata, la Ferrari ha potenziale da sviluppare, occhio all’Aston Martin.
I test in Bahrain non dicono tutto, ma qualcosa sì e servono come introduzione al Mondiale che inizierà domenica prossima proprio al Bahrain International Circuit. La Formula Uno è di nuovo in scena, con diverse novità in pista e dietro i muretti.
C’è Alonso in Aston Martin per esempio, con Pierre Gasly a sostituirlo in Alpine. Ma anche i giovani Oscar Piastri in McLaren al posto di Ricciardo (ora terzo pilota RedBull) e Nick De Vries al volante dell’Alphatauri. Soprattutto c’è Frederic Vasseur come team principal della Ferrari, chiamato a riportare la rossa in cima al mondo della F1. Ma i test in Ferrari non sono stati del tutto confortanti. La nuova SF-23 sembra ancora in una fase di rodaggio, non ancora pronta per primeggiare. Partiamo dalle note positive: la macchina è veloce, sicuramente più veloce della vettura dello scorso anno, come ha confermato anche Leclerc.
Sul giro secco è una delle migliori, se non la migliore in pista (considerando che chi ha preceduto Leclerc e Sainz usava mescole più morbide). Ma ci sono alcuni difetti emersi durante i test che invece non erano risultati evidenti nelle prove nella galleria del vento. Il bilanciamento della SF-23 non è soddisfacente, il posteriore dell’auto sembra ancora troppo rigido e porta i piloti a effettuare troppe correzioni. Altro problema è il degrado delle gomme (soprattutto anteriori) con mescola media e morbida.
F1, i test in Bahrain confermano: RedBull avanti a tutti
La sensazione comunque è che la Ferrari abbia ancora potenziale da sviluppare e s’è visto lo scorso anno quanto sia importante avere materiale margine per migliorarsi durante la stagione. Chi invece sembra già perfetta è la RedBull. La macchina austriaca ha mostrato incredibile costanza sul passo gara con tutte le mescole usate, una velocità di punta impressionante e soprattutto un bilanciamento che nessun’altra scuderia ha saputo proporre. Max Verstappen s’è detto “molto soddisfatto” di quanto emerso dai test. E non potrebbe essere altrimenti. Il segreto della nuova RB19 sembra essere nella scocca alleggerita. Tra i top team quella più in difficoltà è apparsa la Mercedes.
Pur avendo risolto i problemi di porpoising dello scorso anno, la vettura mostra problemi di aderenza e mentre RedBull e Ferrari non hanno dato patemi sull’affidabilità, Russell s’è dovuto fermare per un problema idraulico nei test del 24 febbraio. Chi ha sorpreso invece è Alonso con l’Aston Martin, con una monoposto del tutto diversa da quella dello scorso anno. Lo spagnolo il primo giorno ha siglato un sonoro 1’32”866, appena 29 millesimi più lento di Verstappen.