Giorgia ha parlato della sua crisi personale, ma soprattutto professionale e non ha negato di essersi sentita inadeguata per il mondo della musica di oggi.
Reduce dall’esperienza dell’ultimo Festival di Sanremo Giorgia ha rilasciato un’interessante intervista al Corriere della sera in cui si è messa a nudo. La cantante cavalca l’onda del successo da tantissimi anni, ha un talento innato e la sua è tra le voci femminili italiane più apprezzate dal pubblico. E’ un’artista eclettica in grado di adeguarsi ai cambiamenti, ama seguire anche la musica internazionale e nutre una profonda stima anche nei confronti dei cantanti emergenti.
A Sanremo, con la canzone Parole dette male, non ha avuto accesso alla top five, ma è consapevole che il pubblico ha apprezzato la sua esibizione. Oggi, appena 50enne guarda al futuro con positività, ma non nega di aver vissuto un periodo difficile dove l’è risultato difficile comprendere la sua collocazione artistica in un contesto musicale cambiato troppo in fretta. Giorgia ha confessato di essersi sentita inadeguata, che ha anche pensato di ritirarsi e di non cantare più: “Ho passato un periodaccio. Piangevo davanti al pianoforte e al computer, buttavo via tutto quello che scrivevo… Ho anche pensato di ritirarmi.”
La cantante, che ha un seguito di fans rilevante, ha poi spiegato com’è riuscita ad uscire da una situazione che la stava distruggendo come artista: “Non avevo più punti di riferimento. Molti sono morti. Adele e Beyoncé sono dei mostri … fra le nuove amo Cleo Soul e Rosie Lowe ma ero disorientata.” Ha poi aggiunto: “È cambiato tutto in questi anni e mi sono dovuta reinventare. Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato, ma con uno sguardo contemporaneo”.
Dopo 10 anni dal suo ultimo lavoro in questi giorni è uscito Blu ¹ e Giorgia è molto contenta del lavoro fatto: l’album è innovativo, composto da 9 brani che trattano temi attuali come l’emergenza climatica. La cantante ha poi sminuito le polemiche sul fatto che sul podio di Sanremo non era presente nessuna donna.
L’artista romana è infatti convinta che non c’era nessuna volontà di non premiare le donne, tuttavia la ridotta presenza femminile nella musica rispecchia la situazione del paese, anche se molte cose stanno cambiando: “Al Festival è andata così. Non credo ci sia volontà di non far emergere le donne. La presenza femminile nella musica riflette quello che accade nel Paese. Ma il clichè sta cambiando: sempre più donne sono anche musiciste, produttrici e autrici”.