Migranti e non solo, in merito a ciò ha parlato Matto Piantedosi. Il ministro dell’Interno ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove ha parlato anche della vicenda che riguarda l’anarchico Alfredo Cospito
L’Italia intera è in lutto per le drammatiche notizie che arrivano direttamente dalla provincia di Crotone. A Steccato di Cutro, nella mattinata di domenica, un barcone contenente migranti, è stato distrutto per via del maltempo. Una vera e propria strage. Nelle ultime ore il bilancio si è aggravato ulteriormente passando a 63 le vittime accertate. Molti di loro erano bambini e donne, con la speranza di poter trovare in Italia un posto tranquillo rispetto a dove vivevano loro. Purtroppo hanno trovato la morte. Una tragedia, non esistono altre parole per poter descrivere il tutto. In merito a questa vicenda (e molto altro ancora) ne ha parlato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. Ci ha tenuto a precisare (e soprattutto allontanare le critiche) in merito al fatto che non esiste alcun tipo di legame tra le nuove regole e l’aumento di morti in mare.
Affermando inoltre che, nella rotta presidiata dalle Ong, non c’è stato alcun tipo di evento che non sia stato fronteggiato da Capitaneria e Guardia di Finanza. “La disperazione non giustifica viaggi che mettono in pericolo i figli. Penso che il messaggio debba essere chiaro: chi scappa da una guerra non deve affidarsi a scafisti senza scrupoli“. Tanto è vero che, sempre nella giornata di domenica, ha voluto rappresentare il governo andando nel luogo della tragedia porgendo le più sentite condoglianze alle vittime di questa terribile tragedia. L’obiettivo, in futuro, è quello di evitare tragedie simili. “In soli due mesi abbiamo anche approvato il decreto flussi che consentirà l’ingresso regolare di 83.000 persone“. Sul fatto che ci siano stati ritardi nei soccorsi o meno Piantedosi fa chiarezza: “Non ci sono stati ritardi né altro. Ho presieduto la riunione a Crotone e so che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili in condizioni del mare assolutamente proibitive“.
Non solo migranti, Piantedosi parla anche della vicenda Cospito
Non solamente il tema riguardante i migranti, ma anche la questione di Alfredo Cospito. Ovvero l’anarchico condannato al 41 bis che, nella giornata di ieri, ha lasciato l’ospedale ‘San Paolo‘ di Milano dove era stato ricoverato per le sue gravi condizioni di salute (ricordiamo che è in sciopero della fame dall’ultimo giorno di ottobre dello scorso anno).
Sulla sua situazione non cessano le manifestazioni da parte degli anarchici che continuano a esprimere il loro dissenso in merito alla decisioni che arrivano dal governo. Su questo punto, lo stesso Piantedosi, fa ancora chiarezza: “La sua vicenda ha ridato visibilità e portato alla grande attenzione mediatica una minaccia che da sempre si alimenta della contrapposizione a ogni forma di affermazione della sovranità dello Stato, in una logica antisistema“.