Si entra nella settimana decisiva per il futuro della Regione Lazio, , con vista su ciò che accade anche nella regione Lombardia. Ultima parola ai leader di partito. Laura Corrotti, la più giovane consigliera uscente del centrodestra nel Lazio (in quota a FDi) è in odore di deleghe. A Notizie.com dice “Rispetteremo gli equilibri nella di coalizione, come abbiamo fatto per al Governo“
Mentre la politica nazionale si interroga su quale Pd sarà con Elly Schlein alla guida del Nazareno, ci sono due partite altrettanto importanti attese ai tempi supplementari. La regione Lazio come la Lombardia infatti devono sciogliere le riserve su nomi, nuovi o riconfermati, che comporranno le due giunte.
E questa potrebbe e dovrebbe essere la settimana cruciale per Francesco Rocca. Sarà infatti lui, nel Lazio, a scegliere la squadra di governo che lo affiancherà nei prossimi 5 anni. Ovviamente a vigilare su tutto anche i leader dei partiti che compongono la coalizione di centrodestra. Questione di equilibri insomma: Roma guarda Milano, Milano guarda Roma. Notizie ufficiali sulla rosa dei candidati pronti ad entrare in giunta? Ovviamente nessuna, si affannano a rispondere alcuni dei diretti interessati.
Occorre prima attendere l’esito del riconteggi dei voti dei consiglieri nel Lazio, poi la nomina ufficiale, quindi sarà possibile che il neo governatore si insedi ufficialmente. Tempi? Entro la fine della prossima settimana si dovrebbe conoscere la composizione della giunta, con la seduta del primo nuovo Consiglio che si potrebbe svolgere il 13 marzo. Nel frattempo si lavora eccome, oltre i rumors, le indiscrezioni e qualche rito scaramantico di chi sa di poter essere tra i 10 assessorati da assegnare. Fdi aspira al numero di 7 “caselle” da occupare, ma si potrebbe creare a quel punto un problema tra Lega e Forza Italia. Se invece il partito di Giorgia Meloni si accontentasse di un assessorato in meno, allora niente più disparità tra alleati di coalizione. Occhio alla delega sulla sanità che dovrebbe proprio rimanere in capo al Presidente Rocca.
Sulla giunta che verrà Notizie.com ha voluto sentire l’autorevole parere della più giovane consigliera (uscente) di centrodestra in quota Fratelli d’Italia, Laura Corrotti, riconfermata in Consiglio con oltre 15mila preferenze e in odore, a leggere in questi giorni la rassegna stampa, di deleghe importanti. Anche se su questo la giovane consigliera, si schernisce “Con o senza deleghe vorrò comunque fare bene per continuare a lavorare sui miei temi“.
Togliamoci subito il dente consigliera Corrotti, più “preoccupata” o più lusingata del fatto che il suo nome venga fatto spesso e volentieri per le neo giunta Rocca?
“Ovviamente sono più che lusingata, ci mancherebbe… Ma le dico subito che sul tema non ho sentito nessuno”.
Non le credo, ma è il gioco delle parti. Lei è sì giovane, ma anche già molto esperta…
“No, lo dico seriamente. Stiamo aspettando. Ci sono state lungaggini sulle chiusure dei seggi, sulle proclamazioni dei consiglieri dovute ai riconteggi. Se i tempi si stringeranno entro la fine di questa settimana, allora il primo Consiglio potrebbe essere convocato per il 13 altrimenti potrebbe slittare al 20″.
D’accordo la scusa regge, in parte, ma ci ricorda i suoi numeri intanto? Mi riferisco alle preferenze portate a casa alle regionali ovviamente, per lei che è la più giovane consigliera di centrodestra nonchè unica donna rieletta al secondo mandato dentro Fdi
“15168 ma mancano ancora i dati di alcune sezioni di Roma e del comune di Colleferro”.
Insomma, si è meritata sul campo, una poltrone da assessore?
“Intanto le ripeto, aspettiamo di capire cosa accadrà nei prossimi giorni e ovviamente la giunta del presidente Rocca, rispetterà gli equilibri di colazione esattamente come è accaduto per la composizione del Governo Meloni. Poi, quanto a me, darò il mio meglio sia che che abbia una delega specifica sia che resti “semplicemente” in Consiglio regionale. Certo potrò fare di più su quei temi che da sempre mi vedono lavorare in prima fila: giovani, cittadini fragili e deboli. Vorrei ricordare alcune delle mie battaglie: istituzione garante dell’infanzia, assegnazione isee per quoziente familiare e poi il tema dell’assegnazione delle case popolari. Senza dimenticare le questioni legate al bullismo e alla violenza. Lavorerò oltre il ruolo che mi verrà assegnato…”
Asticella alta la sua, in un momento in cui, per fortuna, le donne in politica si prendono il centro della scena. Ma lei vede a proposito, similitudini tra la premier Meloni e la neo segretaria Pd Elly Schlein?
“Io non confondo mai Giorgia Meloni, che si è fatta da sola, che viene dal territorio, che ha alle spalle una militanza politica pari a pochi e poche, che arriva da un quartiere difficile e da una storia familiare complicata come lei stessa ha più volte raccontato, con chi mi pare abbia un percorso di vita piuttosto diverso…Comunque sul piano politico, la contrapposizione che in queste ore vogliono a tutti costi creare ci lascia tranquilli, anche guardano alla nuova segreteria dem che la Schlein comporrà.”