Cristiano Ronaldo in Italia c’è stato, ma poteva arrivarci molto prima. Come sarebbe andata la carriera del portoghese se fosse sbarcato in Serie A da giovanissimo? La rivelazione arriva da Alessandro Moggi che svela qual era il club che poteva prelevare CR7 prima di ogni altro in Europa…
In Italia c’è arrivato a 33 anni, quando la sua stella era già scolpita nel firmamento del calcio. Cristiano Ronaldo sbarca alla Juventus nell’estate del 2018, dopo aver vinto la sua quinta Champions League (a Kiev contro il Liverpool), prelevato dal Real Madrid per oltre 100 milioni di euro.
Un colpo studiato per portare la Signora sul trono d’Europa, missione però mai riuscita perché pur con CR7 in squadra, la Juve non riuscirà mai a superare i quarti di finale. La sua avventura italiana comunque gli porta cinque trofei: due Scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane. Oltre ai 101 gol in 134 apparizioni complessive in bianconero. Ma Cristiano Ronaldo sarebbe potuto sbarcare in Serie A anche prima. Molto prima. Quando era un giovanissimo, ma già di grande prospettiva. La Lazio di Sergio Cragnotti ebbe dunque la possibilità di portarlo a Roma, di prendere un Ronaldo ancora in erba, ma fu proprio l’allora patron a bloccare tutto. Lo spiega Alessandro Moggi a calciomercato.com.
Nella trattativa ovviamente c’era Jorge Medes, già allora agente di CR7: “Mendes era un buon amico di Calleri, proponemmo Cristiano a Cragnotti ma ci rispose che non lo voleva, che avrebbe voluto il Ronaldo ‘vero’. Quindi non ci fu neanche una trattativa”. E forse proprio Ronaldo il Fenomeno era il grande rimpianto di Cragnotti che fu a un passo dal prenderlo nel ’97, prima dell’irruzione dell’Inter.
Chissà come sarebbe andata la carriera di Ronaldo se Cragnotti avesse dato il suo ok e fosse sbarcato quindi a Formello. Si parla dell’estate 2001, quando Ronaldo aveva solo sedici anni e giocava nelle giovanili dello Sporting Lisbona. Moggi racconta però anche un altro retroscena di mercato, stavolta legato a Ciro Immobile. Il quattro volte capocannoniere della Serie A, nel 2018, fu cercato dal Milan cinese che mise sul piatto una grande offerta: “L‘anno di Yonghong Li il Milan aveva offerto 55 milioni di euro, ma Lotito non l’ha mollato. A distanza di poco tempo ci fu una proposta di 50 milioni del Dalian, in Cina, che al giocatore offriva 12,5 milioni per cinque anni. Ma anche in quel caso la Lazio respinse l’offerta”.
“E Ciro in entrambi i casi è rimasto volentieri alla Lazio, non ha mai forzato per andare via perché è attaccato alla società e si sente parte integrante del progetto”. Ora Immobile guida la Lazio all’assalto Champions, un traguardo che permetterebbe al club di crescere ancora e puntare obiettivi sempre più ambiziosi.