Case di riposo, in Lombardia per gli anziani non è facile

Pare proprio che per gli anziani che vivono nelle case di cura in Lombardia le cose non siano sempre facili: ecco come funziona.

Parliamoci chiaro, portare un proprio caro all’interno di una casa di riposo non è mai facile, eppure delle volte sembra davvero essere una scelta necessaria e che non ha una soluzione alternativa: la cosa importante è sempre quella di portarli in un posto dove possano stare bene ed essere seguiti al meglio possibile.

Case di riposo
Case di riposo, Notizie.com

Per esempio il Lombardia, cosi come riporta il Corriere.it ci sono circa 1,2 milioni di anziani over 75, pare al momento essere una delle Regioni con il maggiore numero di anziani e ci sta già l’idea che nei prossimi anni i dati possano aumentare moltissimo.

Ebbene, sempre grazie al Corriere.it, con il supporto di Antonio Sebastiano, alla guida dell’Osservatorio sulle Rsa della Liuc è stato possibile capire come funzionano le case di riposo che si trovano in questa Regione.

Case di riposo, come funzionano in Lombardia?

Cosi come riporta il Corriere.it, in Lombardia esistono due tipi di case di riposo, ovvero quelle a contratto in cui la Regione paga quasi la metà della retta e poi accreditate dove a pagare tutto è l’ospite.

Case di riposo, Notizie.com
Per potere farne parte i requisiti sono più o meno gli stessi, ovvero: “901 minuti minimo di assistenza settimanale per ospite, presenza delle medesime figure professionali (infermieri, medici, fisioterapisti e personale educativo). Sono identiche le regole in materia di tenuta della documentazione sociosanitaria, tra cui la stesura del piano assistenziale individuale (Pai) e la sua rivalutazione periodica”. La vera differenza tra le due è quella che è stata introdotta dall’1 Gennaio 2011, ovvero la Regione mette a disposizione un budget per potere andare nella casa di riposo a sue spese, ma visto che questo è limitato, vengono messi a disposizione altri letti ma che devono essere pagati dall’ospite stesso.
Insomma un sistema davvero particolare che probabilmente potrebbe mettere anche in difficoltà un certo numero di famiglie, quindi sempre secondo quanto riporta il Corriere.it: “Sono 58.355 i posti letto nelle case di riposo dove la Regione si fa carico dei 50 euro al giorno della quota sanitaria. Le famiglie pagano in aggiunta la quota alberghiera che va dai 67 ai 77 euro in media al giorno a seconda della città, vale a dire almeno 2.100 euro mensili. Il fabbisogno stimato è di 7 posti ogni 100 over 75, oggi ce ne sono 5,3”.
Altro particolare che è impossibile da non tenere in considerazione sono le liste d’attesa che negli ultimi anni, anche prima del Covid,  hanno una attesa media di oltre 4 mesi.
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