Nuove indiscrezioni e testimonianze che raccontato i giorni precedenti alle dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione bianconero. La 52enne membro indipendente del cda ne ha parlato per 8 ore in un incontro con il procuratore
È di ieri sera la notizia del ricorso presentato ufficialmente dalla Juventus, il suo ex presidente Agnelli e l’ex ds Paratici. Tuttavia, continuano a emergere nuove indiscrezioni riguardo la tensione dei giorni precedenti al crollo dell’intero cda bianconero. In particolare dalle dichiarazioni di Daniela Marilungo, 52enne membro indipendente del consiglio di amministrazione della società torinese dal 23 ottobre 2015.
Come si legge sulle pagine del Corriere della Sera, infatti, è stata ascoltata per otto ore dal procuratore: “Mi sono dimessa con e-mail e raccomandata il 25 novembre 2022“. Marilungo ha detto di ricordare tutto di quel giorno, iniziato di prima mattina alle 7.30 con una telefonata ricevuta dal suo avvocato: “La decisione la stavo meditando ma non era proprio nell’aria. A fronte dell’ultimo cda, dopo una notte insonne, mi sentivo a disagio. Il giorno prima sia Andrea Agnelli che John Elkann, ci avevano comunicato a noi consiglieri indipendenti che Laurence Debroux e Suzanne Heywood (consiglieri non indipendenti, ndr) avevano preannunciato a loro volta le dimissioni“.
Poi la sua testimonianza è proseguita: “Questa notizia fa scattare il timing delle mie dimissioni e a sera mi faccio un bel pianto liberatorio“. Quel momento rappresenta solo l‘inizio del caos, perché a quel punto le sono stati chiesti i contatti del suo legale, che però ha respinto i civilisti che seguono la Juve sottolineando di voler parlare solo con i penalisti. Nei giorni successivi Marilungo ha continuato a ricevere mail di convocazione, motivo per il quale l’avvocato ha chiamato i colleghi bianconeri: “Se la Juventus non rettifica questa cosa, va subito in Procura e denuncia tutti“.
Quando il pubblico ministero ha domandato chi nel cda propugnasse la tesi di andare avanti con il progetto di bilancio approvato il 23 settembre, Marilungo ha risposto in questo modo: “Il presidente Agnelli, in maniera chiara“. Prima del cda del 24 novembre, l’ex presidente bianconero ha incontrato i consiglieri indipendenti, che aveva messo di fronte a una scelta: “Voi dovete decidere in o out; è difficile capisco ma ci sono tutte le premesse per arrivare a una decisione positiva“. La stessa cosa – aggiunge – prima della pausa pranzo, è avvenuta davanti a John Elkann, il quale presentava secondo la ricostruzione un “atteggiamento soft e collaborativo“. In riferimento alle due consigliere non indipendenti, Agnelli aveva commentato: “Hanno paura di essere indagate“. E ne ha parlato pure con Spada, presidente del collegio sindacale: “Guarda che queste due si sono dimesse. Lui rimase colpito. Noi abbiamo richiesto questi documenti (della Procura, ndr) in varie forme e a più riprese. Io non ho mai visto alcuna documentazione“.