Andrea Orlando del Partito Democratico ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’. Dove ha confermato un piano di rivoluzione del partito
Area di cambiamenti all’interno del Partito Democratico. A dire il vero lo si è capito già da un bel po’ di tempo, ovvero da quando Enrico Letta ha annunciato che si sarebbe fatto da parte per lasciare il posto a qualcun altro. Nella giornata di domenica si sono tenute le Primarie per eleggere il nuovo segretario. Anzi, in questo caso, segretaria visto che ad avere la meglio è stata Elly Schlein. Sconfitto, a sorpresa, il favorito Stefano Bonaccini che, comunque ribadisce di mettersi a disposizione nel caso in cui la nativa di Zurigo lo vorrà. In merito a questo, e molto altro ancora, ha voluto dire la sua anche il politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Andrea Orlando. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ dove ha annunciato dei grandi cambiamenti all’interno del partito.
Proprio come è accaduto in passato a Bersani, Renzi e Zingaretti. Questa volta, però, c’è una grande differenza: come leader del partito c’è una donna. Proprio come successe con Giorgia Meloni che stravinse le ultime elezioni del 25 settembre con tanto di salita al Colle. Un risultato storico per il partito. Queste sono alcune delle sue parole: “Mi aspetto che il Pd raccolga il messaggio che arriva dalla vittoria di Schlein. Ovvero la domanda di innovazione nella cultura politica, con la speranza che si colleghi a quelle che sono le piattaforme degli altri partiti europei di ispirazione socialista e progressista”. I temi da affrontare sono molti: lotta alle diseguaglianze, la transizione energetica ed ecologica, riconoscimento della parità di genere e riconoscimento del ruolo del lavoro.
Orlando ha continuato dicendo: “Credo che dopo le Primarie ci sia bisogno di una ricomposizione. Credo che ci siano tutte le condizioni perché questo avvenga positivamente. Le dichiarazioni di Schlein e di Bonaccini vanno in questa direzione”. Non cambia il pensiero in merito al conflitto in Ucraina: “L’esigenza di avere un approccio che leghi al tema della difesa dell’Ucraina e del sostegno anche militare è assolutamente trasversale in tutto il Pd”.
In conclusione una considerazione sui rapporti con l’opposizione: “L’Opa in atto nei confronti del Pd è stata bloccata. Prima si parlava di Meloni-Conte, ora Meloni-Schlein. Un Pd in salute è un partito che è in grado di svolgere la funzione di catalizzatore di una coalizione. Non si fa una coalizione quando i tuoi potenziali alleati ti vedono come una preda“.