La tassa di soggiorno è presente in tutte le città italiane, ma quanto costa e quali sono le differenze tra le varie Regioni?
Per chi non lo sapesse la tassa di soggiorno è utilizzata ormai da diversi anni da Paesi italiani e stranieri e nonostante il costo non fosse cosi basso, dall’1 Gennaio di questo 2023 è aumentato in modo esponenziale. Il Parlamento infatti nella nuova Legge di Bilancio 2023 ha inserito la possibilità per tanti Comuni italiani di raddoppiare questo prezzo ma solo nelle zone in cui i turisti sono di più dei residenti.
Quindi, nelle zone in questo succede è possibile chiedere una tassa che va da 5 euro fino ad un massimo di 10 euro, poi sempre secondo quanto riporta Money.it, pare che: “I costi della tassa di soggiorno sono applicabili per un certo numero di notti stabilite dall’amministrazione (così come eventuali esenzioni) e variabili a seconda della struttura, in ogni caso le tariffe sono da intendersi a persona”.
Entriamo però nello specifico di alcune tra le maggiori città italiane e cerchiamo di capire quale sono le differenze: sono state prese in considerazione: Torino, Roma, Milano e Firenze.
Si comincia da Torino, in questa città la tassa è applicabile per ogni trimestre fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi e quindi:
Per quanto riguarda Roma invece la tassa si può applicare per 10 pernottamenti consecutivi:
Le cose sono ancora diverse per Milano:
2 euro per:
3 euro per:
Infine Firenze che dal prossimo 1 Aprile avrà un grosso incremento della tassi di soggiorno rispetto al prezzo attuale: