Esistono dei tumori che possono essere trasmessi in modo ereditario: quali sono e quando fare i test genetici?
E’ purtroppo sempre di più un argomento all’ordine del giorno che preoccupa e non poco la maggior parte della popolazione mondiale, avere un tumore in famiglia aumenta il rischio che la cosa possa essere ereditaria: questo può succedere a causa di alterazioni patologiche del Dna, delle cellule germinali e di malattie di vario tipo.
“Non esistono stime precise sulla la popolazione dei portatori di sindromi ereditarie rare, in cui la prevalenza è di un caso ogni diverse migliaia, talvolta diverse centinaia di migliaia di nati. Si può ipotizzare che nel loro insieme in Italia i soggetti portatori di sindromi ereditarie più rare siano oltre 100mila, nella maggior parte dei casi inconsapevoli di essere a rischio di malattia e quindi senza alcuna possibilità di essere inseriti in specifici percorsi di prevenzione primaria o secondaria (diagnosi precoce)” queste le parole riportate dal Corriere.it dette da Salvo Testa, presidente di Fondazione Mutagens.
Entriamo però ancora di più nel particolare e scopriamo quale sono i tumori che possono definirsi ereditarie e quando arriva il momento di sottoporsi ad un test genetico per capire se il rischio si corre davvero oppure no.
Tumore ereditari quali sono e quando fare i test genetici?
Come accennato prima, è possibile che esistano delle malattie ereditarie, tra di queste si parla anche di tumori, secondo quanto riporta il Corriere.it, pare che circa il 15-17% dei tumori possa avere come causa un’alterazione del Dna e questo porterebbe ad individuare anche nel modo giusto i portatori di sindromi ereditarie, tanto da permettere la prevenzione vera e propria.
I sintomi che si notano e che fanno capire che si sta sviluppando un tumore, possono essere: alterazioni fisiche e psicologiche che in alcuni casi possono ripetersi anche per più membri della famiglia, proprio per la questione legata all’ereditarietà: “Non è possibile quindi elencare i “campanelli d’allarme”, ma un’adeguata prevenzione impone di ricercare queste sindromi mediante una corretta indicazione alla consulenza genetica, per individuare il prima possibile un paziente malato e/o un soggetto asintomatico portatore (ovvero una persona sana, ma a rischio di sviluppare nella sua vita tumori) per poterli inserire in percorsi di sorveglianza dedicati” ha poi sempre aggiunge Salvo Testa.
Quindi la cosa migliore da fare nel caso in cui si è alla presenza di un problema ereditario, è quella di sottoporsi ad una serie di controlli e consulenze genetiche in modo da potere fare il test del Dna per la quantificazione del rischio attraverso il Servizio sanitario nazionale. Ecco i momenti specifici per i diversi tumori: tumore gastrointestinale (stomaco, duodeno, pancreas, colon-retto) a meno di 50 anni, tumore del tratto ginecologico (ovaio, endometrio, tube di Falloppio, peritoneo) a meno di 60 anni, tumore della mammella a meno di 40 anni tumore della mammella maschile.