Il tecnico del Sangiuliano City ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Che bello rivedere così tante ali! Qui sono felice, sento la vicinanza della società”.
Nel pieno della preparazione della sfida con il Novara, Carmine Gautieri. Da poco più di un mese tecnico del Sangiuliano City, club di Serie C che prova a farsi valere dopo il salto nel calcio professionistico. “Qui si lavora bene. La dirigenza è sempre presente, altrove non si può dire la stessa cosa…”. Notizie.com l’ha intervistato in esclusiva: testa alta, come quando arrivava sul fondo e guardava al centro dell’area. Al centro della sua filosofia, invece, c’è la voglia di farsi strada attraverso il gioco. Senza ricorrere a scorciatoie.
Mister Gautieri, è subentrato a gennaio alla guida del Sangiuliano. Prime sensazioni?
“Ho trovato un ambiente sano. Il club viene dai dilettanti, oggi si affaccia al mondo dei professionisti. Hanno tutti intenzione di crescere. E poi c’è una cosa da sottolineare: qui la società non si perde un allenamento, è sempre presente, credono nel lavoro e nelle persone. Ti permettono di sbagliare, c’è un confronto costante”.
Che allenatore è Carmine Gautieri?
“Uno a cui piace far giocare bene le proprie squadre. Cerco di mettere i calciatori nelle migliori condizioni possibili. Sono contento qui al Sangiuliano, è una piazza in cui un tecnico ha la possibilità di esprimersi”.
In Serie A c’è una squadra che ha già vinto lo Scudetto dopo 24 giornate.
“Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario, ha una continuità pazzesca. Le inseguitrici hanno rallentato, non stanno facendo una buona stagione, non c’è una squadra che può dare fastidio alla capolista. Il Milan si è ripreso dopo il momento di crisi, l’Inter sta faticando, la Roma pensavo potesse avere un passo diverso”.
Il segreto del Napoli?
“Direi le ali. Kvara, Lozano, Politano, Elmas, Raspadori… tanta roba. Un ruolo in cui c’erano tanti interpreti in passato, ultimamente un po’ meno”.
Il livello della Serie A non è più quello di una volta, gli allenatori restano comunque un punto di forza del calcio italiano?
“Sì, ci sono tanti tecnici affermati. Al di là di Spalletti, che sta facendo una stagione incredibile. Inzaghi sono tanti anni che allena, ha sempre avuto continuità, tranne quest’anno. L’Inter non sta correndo. Pioli ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, si è visto anche in questo periodo, ha trovato il problema tirando fuori il Milan dalle difficoltà. Da Mourinho tutti si aspettavano qualcosa di più. Io, poi, ho un debole per Sarri: non ha una rosa di primo livello, eppure riesce a ottenere risultati e a valorizzare i propri calciatori”.
Mourinho ha rimediato 2 giornate di squalifica. Le polemiche col quarto uomo hanno distratto dalla prestazione con la Cremonese?
“Con Mourinho si parla di un tecnico top, parla la carriera per lui. È anche un grandissimo comunicatore, con il suo modo di fare riesce a gestire qualsiasi ambiente, anche quello complicato di Roma. Ci sono state delle polemiche, però non penso che abbia fatto quella scena per distrarre le attenzioni dall’ultima sconfitta. Bisognerebbe capire bene cosa è successo… Poi, come succede per i top player, anche dai grandi allenatori si pretende sempre il massimo. Penso che la Roma sia comunque in buone mani, anche se finora non è arrivato il salto di qualità da parte della squadra”.