Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha rilasciato una intervista al ‘Corriere della Sera’. Si è discusso soprattutto della vicenda legata al Superbonus, della revoca dei bonus edilizi e soprattutto delle polemiche che lo stesso ha creato
In questo ultimo periodo si è parlato molto della vicenda e delle polemiche relative al Superbonus. Tanto è vero che non sono affatto mancate le polemiche in merito alle decisioni prese dal governo Meloni. A cercare di fare un po’ di chiarezza in merito ci ha pensato direttamente il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo è intervenuto direttamente rilasciando una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ dove è ritornato a parlare di questo argomento. A quanto pare, tutto questo, aveva creato un vero è proprio caos non indifferente. In particolar modo i bonus edilizi che avevano creato un “effetto allucinogeno“.
Tanto da paragonarli alle sostanze stupefacenti: “E’ come quando una persona dipende dalla droga, ne chiederà sempre di più. Devi interromperla e dargli del metadone“. Sulla questione dei 110 miliardi di crediti qualcuno li dovrà pagare. “Siamo pronti a riconoscere i diritti acquisiti di chi ha già presentato un progetto o una comunicazione asseverata di inizio lavori entro il 25 novembre 2022. Ci sarà anche altro debito fiscale“.
Almeno una “ottantina” di miliardi di crediti riguardano il Superbonus e soprattutto il bonus facciate al 90%. Senza dimenticare, la restante parte, gli incentivi edilizi più tradizionali che non sono entrati nel deficit perché non cedibili. Potranno entrare solamente solo quando i beneficiari potranno pagare meno tasse. La questione del bonus, sul debito pubblico, ha provocato un impatto non indifferente. Queste sono alcune delle sue parole: “Nella Nadef avevamo stimato un utilizzo forte dei crediti d’imposta, ma non così forte come poi si è manifestato“.
Di conseguenza ha parlato anche della reazione del mercato e delle autorità europee: “Mi è sembrata positiva, perché tutti apprezzano che si sia fatta chiarezza e si sia tirata una riga“. In conclusione, sempre sul Superbonus, ha fatto sapere: “Aveva creato una sorta di illusione. Certi cittadini e certe imprese hanno iniziato a dare per scontato che lo Stato avrebbe pagato subito a tutti l’intero costo dei lavori, non a rate in cinque anni. Non è mai stato un diritto“.