Il disastro ferroviario avvenuto qualche giorno fa in Grecia è tra i più gravi mai avvenuti in Europa negli ultimi 25 anni, ma purtroppo è anche solo l’ultimo di una lunga e tragica scia di sangue che corre sui binari
42 morti e oltre 100 feriti. Questo il bilancio, purtroppo provvisorio, dell’ultimo disastro ferroviario accaduto su una linea ferroviaria europea. Questa volta è toccata alla Grecia fare la conta delle tante vite, molte di queste erano giovani, tutti studenti che tornavano dalle festività del carnevale, spazzate via da un errore umano che ha portato alle dimissioni del ministro dei trasporti del governo greco e dei vertici dell’Organizzazione delle ferrovie elleniche.
Purtroppo, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante e l’automazione ha dato una grande mano all’uomo, c’è sempre la piccola percentuale di probabilità dell’errore umano dietro queste grandi tragedie. E tanti sono state negli ultimi 25 anni i disastri ferroviari che hanno visto coinvolte sia tratte tecnologicamente all’avanguardia sia tratte rimaste indietro dal punto di vista dell’ammodernamento. Con un punto in comune quando capitano certe tragedie, la lunga scia di sangue che si lasciano dietro.
Lo scontro fra i due treni in Grecia, con decine e decine di vittime, anche se risulta essere uno dei peggiori disastri ferroviari mai avvenuti in Europa negli ultimi anni, è purtroppo solo l’ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di disastri ferroviari avvenuti in Europa negli ultimi decenni. In una tendenza che va peraltro sottolineato per fortuna è al ribasso negli ultimi anni, ma quando poi purtroppo accadono si registrano molti morti. La lista nera dei disastri ferroviari degli ultimi 25 anni resta comunque lunga.
Nel 1998 in Germania, 101 morti: il 3 giugno un treno ad alta velocità della Deutsche Bahn, di proprietà statale, deraglia a Eschede, in Bassa Sassonia, a causa di un sospetto difetto a una ruota, uccidendo 101 persone e ferendone 88. Il peggior incidente ferroviario in Germania dal 1945.
Il 5 ottobre 1999 nel Regno Unito un treno pendolari si schianta contro un espresso regionale all’uscita della stazione di Londra-Paddington, provocando 31 morti e 245 feriti.
Nel 2003 in Ungheria, 33 morti: l’8 maggio, un treno passeggeri e un bus turistico con a bordo pensionati tedeschi si scontrano su un passaggio a livello a Siofok, provocando la morte di 33 persone.
Il 22 luglio 2004 in Turchia un treno deraglia vicino la cittadina di Pamukova con un bilancio di 41 morti e 80 feriti.
Nel 2006 in Montenegro, 47 morti, quando il 23 gennaio un treno precipita in un canyon del fiume Moraca a circa 15 chilometri a nord della capitale Podgorica, uccidendo 47 passeggeri e ferendone 234. L’autista è ritenuto colpevole di non aver azionato il freno a una fermata.
Il 29 giugno 2009, per la rottura di un asse, un convoglio ferroviario che trasportava gpl deraglia in Italia mentre attraversa la stazione di Viareggio. Quattro cisterne si ribaltano. In una si apre uno squarcio di 40 centimetri, da cui esce il gas. Tre minuti dopo le esplosioni devastano un intero quartiere e uccidono 32 persone.
Nel 2010 in Ucraina, 45 morti: il 12 ottobre, 45 morti in uno scontro tra un treno e un autobus a Marganets, nell’Ucraina centro-orientale. Le autorità accusano l’autista dell’autobus, rimasto ucciso nell’incidente, di essere entrato nell’incrocio nonostante il semaforo rosso e le urla dei passeggeri.
Il 24 luglio 2013, in Spagna un treno ad alta velocità deraglia prima di arrivare a Santiago de Compostela. Perdono la vita 80 persone e 140 restano ferite nel più grave incidente ferroviario nel Paese dal 3 gennaio 1944, quando in una collisione perirono centinaia di persone.
Il 12 luglio 2016, in Italia due treni si scontrano lungo la linea Bari-Barletta, in una tratta a binario unico tra Andria e Corato: muoiono 23 persone, una cinquantina i feriti. Il più grave incidente in assoluto risale al 2 marzo 1944, quando a Balvano il treno Salerno-Potenza si blocca in galleria e in 526 muoiono asfissiati.